Le unghie possono lanciare segnali importanti in merito alla salute del nostro organismo. Quando si sfaldano, non è solo un problema estetico. È sintomo di disfunzioni più importanti, le cui cause possono essere diverse. Intervenire il prima possibile attraverso diagnosi appropriate e rimedi efficaci è indispensabile se l’intento è non imbattersi in patologie più gravi.
Cause di indebolimento e sfaldamento delle unghie
Le unghie sono composte da cheratina. Si tratta di una proteina formata da una lunga catena di aminoacidi, come acido glutammico, arginina, cisteina; oligoelementi, quali zinco, ferro, rame; vitamine B6, A, C ed E. In caso di insufficienza di una di queste sostanze, le unghie possono perdere il loro aspetto compatto e lucido, e diventare fragili. Quando si manifestano fessure verticali o striature, si parla di onicoressi. Quando, invece, gli strati superficiali si sfaldano, soprattutto a ridosso del margine libero, staccandosi dal resto dell’unghia, si è in presenza di onicoschizia lamellina. I fattori scatenanti sono molteplici. Tra le cause esogene, ricordiamo:
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sostanze chimiche con pH basso o eccessivamente alto, che possono provocare l’alterazione di vitamine e proteine, e l’esfoliazione ungueale;
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detergenti per uso domestico. È consigliato, infatti, indossare sempre i guanti a scopo precauzionale per non incorrere nello sfaldamento precoce dell’unghia;
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smalti, solventi e cosmetici di bassa qualità. Se si esagera con le quantità, le unghie appaiono secche e fragili, propense alla rottura, soprattutto quando il gel impiegato per la ricostruzione risulta particolarmente scadente;
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cattive abitudini, come fumo e onicofagia;
Vi sono, poi, cause endogene, quali:
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carenze alimentari (vitamine A e B6, calcio) e disidratazione che possono portare ad un significativo indebolimento ungueale;
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invecchiamento. L’avanzare dell’età influisce inevitabilmente anche sul benessere delle unghie;
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condizioni ambientali poco favorevoli, come inquinamento, raggi UV, sbalzi di temperatura;
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malattie, come alopecia, psoriasi, bulimia, anemia, allergie e problemi alla tiroide. L’ipotiroidismo, in particolare, può causare ingiallimento e assottigliamento delle unghie. L’ipertiroidismo, al contrario, ne promuove la rapida crescita, con la scomparsa, però, della lunetta o lunula, solitamente visibile alla base. Questo accade in caso di malfunzionamento degli ormoni T3 e T4, responsabili, anche a livello cutaneo, della divisione cellulare, del consumo di ossigeno, della secrezione di sebo e della sintesi delle proteine.
Alcuni dei disturbi sopracitati possono essere transitori, altri a lungo termine. In ogni caso, la maggior parte dei deficit interessa solo le unghie delle mani, e colpisce soprattutto le donne tra i 20 e i 40 anni, e gli anziani.
Cosa mangiare
Il primo passo da compiere per restituire alle unghie un aspetto più sano è curare l’alimentazione. Di fronte a evidenti carenze, è bene lasciare spazio, all’interno della propria dieta, a cibi ricchi di nutrienti. In primis
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aminoacidi essenziali, rintracciabili nelle proteine ad alto valore biologico contenute in carne, uova, pesce (sgombro, salmone, sardine), latte e derivati, alimenti vegetali come soia, alghe, legumi, cereali;
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aminoacidi solforati, che contribuiscono alla sintesi della cheratina. Si possono trovare in pollame, albume d’uovo, semi di sesamo e di zucca, broccoli;
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vitamina A, liposolubile. Nello specifico, il retinolo, di cui sono fonti anche le frattaglie. E i carotenoidi, antiossidanti, presenti in tuorlo, crostacei e ortaggi di colore rosso-arancio, quali albicocche, carote, melone, peperoni, pomodori;
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vitamina C, e quindi agrumi, ciliegie, fragole, cavoli, lattuga, radicchio, prezzemolo;
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vitamina E, abbondante nella frutta oleosa come avocado e mandorle, e in alcune erbe aromatiche;
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calcio e fosforo, assimilabili attraverso latte e derivati e frutta secca;
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ferro, zinco e rame, quest’ultimo tipico di cacao, nocciole, arachidi, noci, crusca e patate.
È bene, poi, prediligere cotture “leggere”, alla piastra o al vapore, e condimenti a base di olio extravergine d’oliva. Si forniscono così alle unghie le sostanze nutritive di cui necessitano, soprattutto se si soffre di disfunzioni tiroidee.
I rimedi della nonna per le unghie deboli
In alternativa, è possibile ricorrere a rimedi naturali tradizionali, alcuni da applicare direttamente sulle unghie. Si tratta di veri e propri composti in grado di prevenire e curare lo sfaldamento e l’indebolimento ungueale.
Tra i “rimedi della nonna” capaci di apportare quanti più benefici possibili, è doveroso menzionare gli impacchi di succo di limone e olio d’oliva: basta immergervi le punte delle dita e risciacquare con acqua tiepida. Anche il bicarbonato di sodio è un toccasana contro l’invecchiamento delle unghie: occorre diluirne due cucchiai in acqua, e ammollare mani e piedi per 15 minuti. Antisettico, è ideale anche contro funghi e infezioni. Per ammorbidire le unghie, poi, è consigliato cospargerle con tea tree oil o aloe vera.
Camomilla e menta possono proteggere dall’attacco di agenti esterni. Il suggerimento è quello di sciogliere in acqua calda due cucchiai di camomilla e quattro foglie di menta. Aggiungere, all’occorrenza, farina di frumento. E tenere in posa per 30 minuti. Il sale marino, dal canto suo, rinforza poiché ricco di minerali, tanto quanto papaya e avocado, indicate anche per il benessere delle cuticole. Si possono mescolare con tuorlo d’uovo o olio di mandorle per ottenere due trattamenti da ripetere ciclicamente.
Per chi tollera gli odori forti, torna utile anche l’aglio: per rinvigorire le unghie, bisogna passarne uno spicchio almeno due volte alla settimana e lasciarlo agire per tutta la notte. L’olio di ricino, invece, funge da smalto ristrutturante: unge molto, ma i risultati sono più che soddisfacenti.
Il vero alleato per la salute delle unghie, però, è l’equiseto. Scrigno di steroli, vitamina C, flavonoidi e acidi fenolici, non solo è un efficiente remineralizzante e diuretico, ma partecipa anche all’elasticità della pelle, alla crescita dei capelli e alla ricostruzione delle unghie se sfaldate. Per uso cosmetico, è possibile preparare una lozione da spalmare sulla superficie ungueale.
Come curare le unghie che si sfaldano con gli integratori
Gli integratori possono rappresentare un valido aiuto in caso di fragilità ungueale. In genere, esercitano la loro azione su tutti i tessuti cheratinizzati: non solo unghie, ma anche capelli, pelle, peli. Esistono formulazioni topiche o locali, da applicare sulla lamina.
Oppure composti da assumere oralmente, come Hair&Nails, un prodotto specifico per il rafforzamento pilifero, con alte proprietà nutritive nei confronti di bulbo e apparato ungueale. È a base di collagene marino parzialmente idrolizzato, estratto dal pesce azzurro, ad azione rinforzante; acido ialuronico, sostegno fisiologico per capelli, unghie e tessuti connettivi; flavonoidi della soia, con funzione anticaduta; cheratina idrolizzata, che restituisce solidità alle strutture ungueali, grazie anche all’apporto di zinco, antiossidante e cofattore di enzimi proteici, e l-cistina, aminoacido essenziale.
Di solito, gli integratori per le unghie contengono anche
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Vitamine del gruppo B. La B6 stimola la produzione di cisteina, tra gli aminoacidi che costituiscono la cheratina. La B1 ne favorisce la sintesi, con l’utilizzo del glucosio. La B5, dal canto suo, sostiene la proliferazione delle cellule ungueali;
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Vitamina C, meglio nota anche come acido ascorbico. È un ottimo cicatrizzante, antiossidante e antinfettivo. Promuove la produzione di collagene, indispensabile per la costituzione di unghie, pelle, vasi e ossa. Supporta la sintesi di proteine, come la stessa cheratina. Non solo. La Vitamina C fa bene a 360 gradi poiché interviene anche nella secrezione dell’emoglobina e dei globuli rossi a livello del midollo osseo, ed è spesso impiegata nella prevenzione di raffreddore, anemia e colesterolo alto;
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Composti antiossidanti come Anti-OX FRS, consigliato contro lo stress ossidativo causato dai radicali liberi, molecole altamente reattive che compromettono il funzionamento di proteine, fosfolipidi e DNA. Si distingue, pertanto, per il suo spiccato effetto antietà e per l’apporto al sistema immunitario, grazie al contributo di acido alfa lipoico, garcinia mangostana, melograno, tè verde, carnosina e coenzima Q10.
Infine, ma non meno importanti, gli integratori di aminoacidi naturali essenziali (vedi il nostro AminoDay), contenenti ben 9 sostanze aminoacidiche fondamentali per le loro proprietà ricostituenti di tutti i tessuti, apparato ungueale e pilifero inclusi (unghie e capelli).
Alimentazione, integrazione e rimedi naturali esprimono al massimo la loro efficacia se affiancati da un corretto stile di vita e buone abitudini. Innanzitutto, è opportuno indossare guanti quando si fa il bucato o si lavano i piatti. E utilizzare smalti o prodotti per le unghie di qualità, rimuovendo per bene i residui di solventi precedentemente utilizzati, onde evitare che, a lungo andare, danneggino le strutture ungueali.
“Mangiarsi” le unghie o staccarne porzioni può avere conseguenze negative. In questo caso, serve usare una lima poco aggressiva o tenerle corte. Se, però, il problema persiste nel tempo, il consiglio è quello di rivolgersi a medici ed esperti, o sottoporsi a esami diagnostici in grado di individuare la reale causa alla base dello sfaldamento ungueale.
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