Di fronte a patologie causate dall’attacco di virus, si è soliti intervenire ricorrendo a farmaci antivirali. In pochi sanno, però, che esistono anche diverse erbe e sostanze naturali in grado di svolgere le stesse funzioni, risultando altrettanto efficaci in fase di prevenzione e di trattamento. Conoscerne le proprietà, i benefici, le modalità di assunzione e le eventuali controindicazioni, può aiutare a scegliere il rimedio naturale più adatto al proprio stato di salute e alle proprie esigenze.
Cosa sono
Quando si parla di antivirali di origine naturale si fa riferimento, nel dettaglio, a tutte quelle molecole e a quei principi spesso reperibili sotto forma di integratori, ma impiegati sempre più dalle industrie farmaceutiche nella realizzazione dei moderni farmaci convenzionali, usati proprio per il trattamento di infezioni virali. Si tratta di sostanze che le stesse piante sfruttano per difendersi da microrganismi e insetti.
Gli antivirali naturali incidono particolarmente sul sistema immunitario, rafforzandolo. Ma a seconda delle loro caratteristiche, si distinguono in
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Olii essenziali e Terpenoidi, toccasana in caso di patologie batteriche e virali che colpiscono le vie respiratorie. Secondo alcuni studi, inibiscono la replicazione del virus, scongiurando il rischio che questo possa “contagiare” anche le cellule circostanti. Esperimenti in vitro, ad esempio, hanno dimostrato come, grazie al contenuto di terpinen-4-olo, l’olio essenziale di Melaleuca alternifolia Cheel, meglio conosciuto come Tea Tree Oil, sia in grado di esplicitare il suo effetto antivirale. Non solo. Pare che alcune ricerche scientifiche condotte nel 2007, così come riportato in una pubblicazione di allora, abbiano evidenziato una spiccata efficacia dei terpenoidi nei confronti dei coronavirus. Sono ben 221 i fitocomposti funzionali alla cura di sindrome respiratoria acuta e pre-acuta. Gran parte di queste molecole, inoltre, sono potenti inibitori già a basse concentrazioni;
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Fenoli e Polifenoli, con un raggio d’azione molto più ampio. “Spezzano” il legame tra il virus e la cellula ospite, disattivando gli enzimi responsabili della replicazione virale. Questa categoria di sostanze naturali comprende, nello specifico, chinoni, acidi fenolici, tannini, flavoni, flavonoidi, e cumarinici. Vengono utilizzati soprattutto contro Herpes Simplex di tipo 1 e virus della parainfluenza;
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Lectine e Polipeptidi, come la meliacina, capace di inibire alcuni virus nella fase d’ingresso e d’uscita dalla cellula ospite. Sono molecole con comprovata funzione antivirale nei confronti di citomegalovirus e HIV.
Attenzione, però, a non confondere gli antivirali con gli antibatterici. Questi ultimi, infatti, agiscono sui batteri, bloccandone la proliferazione o eliminandoli definitivamente.
Immunostimolanti antivirali naturali: quando utilizzarli
Come già spiegato in un precedente articolo dedicato all'efficienza del sistema immunitario, questi supporti naturali si rivelano utili ogniqualvolta c'è bisogno di stimolare appieno la naturale efficienza delle nostre difese immunitarie. Purtroppo, lo stress psicofisico prolungato, l'inquinamento ambientale, cattive abitudini come fumo, alcol o diete sbilanciate, possono mettere a dura prova le nostre difese che spesso tendono ad abbassarsi, esponendo il nostro organismo all’attacco di virus e batteri.
Qualora ci si ritrovi in periodi significativamente impegnativi della propria vita, con ritmi serrati e scarso riposo, nei cambi di stagione, o là dove si riscontrino stanchezza e debolezza cronici, emicrania, pelle e occhi secchi, febbre, mal di gola e altri sintomi influenzali, è consigliato ricorrere a immunostimolanti antivirali naturali, capaci di incentivare la produzione dei globuli bianchi, evitando la fissazione, il contatto e l’aderenza del virus con la cellula ospite. Così facendo, è possibile prevenire e in parte curare risvolti patologici più gravi, come polmonite, cistite, stomatite.
Oggi, la comparsa sempre più frequente di nuovi virus e nuove infezioni ha portato gli studiosi ad analizzare con più attenzione i possibili benefici degli antivirali naturali. L’intento è rintracciare sostanze inedite, capaci di intervenire là dove vaccini e terapie standard non sono in grado di arrivare. La scoperta di nuove molecole antivirali non solo contribuirebbe al progresso nel campo dell’immunizzazione. Ma consentirebbe di aggirare quello che tutt’ora è un cruccio per la medicina tradizionale: il fenomeno della resistenza ad alcuni farmaci.
Elenco dei migliori antivirali naturali
L'azione degli antivirali naturali si differenzia dai comuni immunostimolanti per specificità e meccanismo d'azione. Sebbene non possano essere considerati risolutivi in caso di condizioni conclamate o croniche, alcuni composti naturali sembrerebbero mitigare la replicazione cellulare degli agenti infettivi virali, espletando così azione preventiva o coadiuvante del trattamento farmacologico.
Entriamo nel dettaglio elencando le sostanze naturali ritenute più efficaci secondo i dettami della fitoterapia e della moderna nutraceutica. Tra queste, spiccano
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la Lattoferrina, in grado di inibire o placare gli effetti negativi di virus quali Herpes, HIV-1 e HIV-2, FVC, HCV, HBV, Rotavirus e molti altri. Si tratta di una glicoproteina generata dalle ghiandole esocrine. È presente nel colostro e nel successivo latte materno, nelle secrezioni bronchiali e nasali, nella saliva, nelle lacrime, nei fluidi gastrointestinali, e nei linfociti neutrofili che determinano le risposte immunitarie dell’organismo. In particolare, la Lattoferrina, come dimostrano diversi studi, contrasta le infezioni virali legandosi alle molecole anioniche (con carica negativa) delle cellule. In questo modo difende dall’ingresso e dall’adesione del virus. Evita, pertanto, che la proteina virale “spike” si unisca al recettore cellulare ad alta affinità ACE2, sito d’attacco prediletto da virus quali SARS-Cov-1 e SARS-Cov-2. La Lattoferrina, inoltre, viene trasportata fin dentro il nucleo cellulare, espletando al meglio le sue funzioni immunomodulanti e antinfiammatorie. Appartiene alla famiglia delle transferrine. Per sua natura, quindi, lega e trasporta due atomi di ferro per ogni molecola. Un processo che inibisce l’eventuale formazione di specie reattive dell’ossigeno e impedisce il propagarsi di virus e batteri che, invece, sopravvivono proprio grazie al ferro;
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l’Olea Europaea e, più nello specifico, l’estratto di foglie d’ulivo. Già nel 1854, in un articolo sul Pharmaceutical Journal of Provincial Transactions, si parlava del decotto di foglie come rimedio contro la febbre. In effetti, uno studio italiano del 2006 ha provato le proprietà antivirali dell’ulivo in caso di infezioni respiratorie. La principale responsabile è l’oleuropeina che, oltre ad essere un ottimo antiossidante, cardioprotettore e neuroprotettivo, inibisce la proliferazione, la replicazione e l’assemblaggio del virus sulla membrana cellulare. Innalza le difese immunitarie, stimolando la fagocitosi, e interferisce nella produzione di aminoacidi che favoriscono la sopravvivenza del virus. Penetra nella cellula ospite e modula la capacità retrovirale di alterare l’RNA. L’estratto di Olea Europaea può essere impiegato nella cura di mononucleosi, Rotavirus, Epatite, HIV, setticemia emorragica virale;
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il Ganoderma Lucidum, conosciuto anche come fungo Reishi, ricco di composti terpenoidi. Regola le funzioni organiche. È, infatti, un potente adattogeno poiché accresce la resistenza del nostro organismo ad agenti patogeni, quali virus e batteri. Fonte di polisaccaridi, il Ganoderma incoraggia la produzione di macrofagi e cellule B nel midollo osseo, innalzando le difese immunitarie. Immunostimolante per eccellenza, può essere usato nella prevenzione di Herpes Simplex di tipo 1, soprattutto in caso di recidive; virus influenzale di tipo A; Epstein Barr Virus; HIV. Questo perché contiene triterpeni che svolgono azione anti-trascrittasi inversa;
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la Scutellaria, pianta caratterizzata da tre flavonoidi, quali baicalina, baicaleina e wogonina. Non solo antiossidante. È anche un potente antivirale. La scutellarina, in particolare, pare sia in grado di legarsi al recettore ACE2, inibendo così il virus della SARS, ma può essere impiegata anche contro Epatite B, AIDS, leucemia. È capace di alleviare i sintomi influenzali e di prevenire infezioni e febbre, senza intaccare il benessere gastrointestinale;
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la Quercetina che, secondo recenti studi, pare riesca a bloccare l’enzima 3CLpro, tra gli imputati nel processo di replicazione del coronavirus. Sostiene così il sistema immunitario. Ma è anche un antiallergico, antiossidante e antinfiammatorio. Regola la pressione sanguigna. Ritarda l’invecchiamento cellulare. E non presenta controindicazioni specifiche. Anzi, è tra i flavonoidi perfettamente tollerati dal nostro organismo;
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il Cardo Mariano, pianta erbacea di cui si utilizzano i semi. Il loro estratto è ricco di flavonolignani. La loro miscela costituisce la silimarina, il cui principio attivo più efficace è la silibinina, con azione antivirale. Molti integratori a base di Cardo Mariano, infatti, sono consigliati in caso di patologie del fegato, come l’Epatite C. Lo stesso si può dire del Tarassaco, con funzione epatoprotettiva. Riduce la capacità del virus di replicarsi, come sostengono diversi esperimenti in provetta;
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la Curcumina, che agisce sul virus della gastroenterite trasmissibile. Gli studiosi della Wuhan University of Engineering in Cina, hanno notato che la Curcumina, se introdotta nelle cellule PK-15, quelle a più alto rischio infezione, è in grado di inibire la replicazione del virus nelle sue prime fasi, quando ancora deve fare il suo ingresso nella cellula ospite. Si tratta comunque di ricerche effettuate su animali. Si attendono ancora ulteriori risvolti che provino l’efficacia della Curcumina sull’uomo, non solo come immunostimolante, ma anche come antivirale a 360 gradi;
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il Basilico dolce, tra le erbe antivirali più efficaci. Grazie ad acido ursolico e apigenina, contrasta Enterovirus, Epatite B ed Herpes, aumentando i livelli delle cellule immunitarie.
Oltre alle sostanze naturali antivirali, per ridurre la resistenza dell’organismo alle infezioni, si consiglia di assumere, mediante una corretta alimentazione, vitamine C, D, E, A e minerali, come zinco, ferro e selenio, capaci di promuovere la formazione di anticorpi; rendere più resistenti pelle e mucose, prime barriere contro gli agenti patogeni; e produrre radicali liberi, nocivi per batteri e virus.
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