Ossido Nitrico: cos'è, benefici ed integratori

Ossido Nitrico: cos'è, benefici ed integratori

In pochi conoscono le funzioni e i benefici dell’Ossido Nitrico sull’organismo, soprattutto per gli habitué dell’attività fisica e per chi fa del workout, anche a ritmi più intensi, un vero e proprio stile di vita. È possibile farne scorta e sfruttarne i vantaggi attraverso un’adeguata alimentazione e integratori utili alla causa, tenendo conto delle eventuali controindicazioni e delle dosi d’assunzione consigliate, al fine di massimizzarne gli effetti.

Ossido Nitrico: cos'è

A questo scopo, occorre innanzitutto capire di cosa si tratta. L’Ossido Nitrico, conosciuto anche come NO o Monossido di Azoto, in natura è un gas incolore, denso quasi come l’aria, meglio noto per essere particolarmente inquinante. Viene sintetizzato anche dal nostro corpo e, in tal caso, se in quantità appropriate, perde i suoi connotati negativi, assumendo un ruolo di primaria importanza. In particolare, l’Ossido Nitrico è prodotto a partire da un gruppo di enzimi della famiglia del NOS (Ossido Nitrico Sintetasi), sulla base di un substrato, l’Arginina, aminoacido essenziale per i bambini e, in parte, anche per gli adulti. Diversi fattori influiscono su questo processo. Il più incisivo si chiama “shear stress”: la forza che lo scorrimento del sangue imprime sulle pareti dei vasi. Se la pressione arteriosa si alza repentinamente, infatti, l’organismo sintetizza Ossido Nitrico che favorisce la dilatazione dei vasi e il conseguente abbassamento della stessa pressione. Un meccanismo di autodifesa che, qualora non dovesse andare in porto, potrebbe provocare l’eccessiva resistenza dei reparti periferici. Vi sono, inoltre, diversi ormoni come la noradrenalina, e alcune proteine come le citochine, prodotte dal corretto funzionamento del sistema immunitario, in grado di stimolare la sintesi di Ossido Nitrico da parte degli endoteli. Non solo. L’NO tende a legarsi con l’emoglobina, nello specifico col gruppo EME, per il suo spiccato catabolismo. Possiede, infatti, un’emivita molto breve, pari a quattro secondi. Questo porta alla formazione di metaemoglobina e, quindi, di nitrati e nitriti, espulsi, successivamente, attraverso i reni.

L’Ossido Nitrico, pertanto, svolge svariate funzioni:

  • è un potente vasodilatatore. Agisce sull’endotelio vascolare sistemico, renale e coronarico, rilasciando muscolatura liscia non volontaria;

  • è uno dei neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale, e interviene anche nei plessi nervosi periferici dei bronchi e del sistema gastro-intestinale, fungendo da antiasmatico e broncodilatatore. L’Ossido Nitrico, dunque, contribuisce a modulare la trasmissione nervosa e neuromuscolare;

  • blocca l’eventuale aggregazione piastrinica, godendo anche di proprietà antitrombotiche;

  • incentiva la mitocondriogenesi, attività dei mitocondri che solitamente, nelle persone obese, è stentata. I mitocondri, infatti, non riescono a metabolizzare tutto ciò che si ingerisce mangiando, trasformando gli scarti in grasso. Questo induce la liberazione di TNF-alfa, che “uccide” i mitocondri e sviluppa nel cervello un ingente bisogno di assumere cibo, per via anche della carenza di ATP. Al contrario, la restrizione calorica e lo svolgimento di attività fisica favoriscono la mitocondriogenesi e attivano l’espressione dell’eNOS.

Tra le cause alla base della ridotta produzione di Ossido Nitrico da parte dell’organismo, figurano l’ipercolesterolemia, il diabete, l’ipertensione, e alcune cattive abitudini come il fumo e la sedentarietà.

Nesso con l'attività sportiva

Varie ricerche scientifiche hanno analizzato i possibili benefici dell’Ossido Nitrico su chi pratica sport amatoriale e non solo. Pare che il NO sia generato di continuo soprattutto dal muscolo scheletrico. È così che diventa un modulatore endogeno dei tessuti e delle cellule, influenzando anche le fibre muscolari, la loro funzione contrattile e il metabolismo. L’Ossido Nitrico e le molecole ad esso collegate, inoltre, stimolano la forza, creando sintonia tra i processi di eccitazione e contrazione; controllano il flusso sanguigno; regolano la respirazione e l’omeostasi del glucosio; incrementano la differenziazione dei miociti; inibiscono la rottura delle fosfocreatina.

Pertanto, si può affermare che l’Ossido Nitrico, intervenendo sull’energia muscolare, consente di conservare anche maggiore energia intracellulare. Ciò provoca un aumento dell’efficienza durante l’esercizio fisico e una migliore resistenza allo sforzo.

Monossido d'azoto per le fasi pre e post workout

Sono questi i motivi per cui l’Ossido Nitrico, o meglio, il Monossido di Azoto si rivela un toccasana per chi fa attività fisica, soprattutto per chi si dedica al bodybuilding, e punta al pompaggio muscolare come risultato estetico e prestazionale. Il NO, essendo un potente vasodilatatore, apporta significative quantità di sangue e livelli nutrizionali ai muscoli che, durante il workout, avranno a disposizione più energia. Sostenendo ritmi più intensi, è più facile assistere ad un incremento graduale della muscolatura.

Ecco perché gran parte dei prodotti che incentivano il rilascio di Monossido di Azoto vanno assunti prima dell’allenamento, a maggior ragione se l’intento è catalizzare metabolicamente tutti i macro e micro nutrienti che servono alla crescita della massa magra.

Nel post workout, invece, il NO permette di recuperare più facilmente e in tempi rapidi, rifornendo i tessuti di sostanze nutritive utili alla loro rigenerazione.

Integratori ed alimenti che promuovono la sintesi di NO

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Sono sempre di più gli integratori capaci di incoraggiare la sintesi endogena di Ossido Nitrico. Alcuni sono costituiti da nutrienti che assolvono questo compito, come la già citata L-Arginina, aminoacido che viene utilizzato anche per curare e prevenire disturbi cardiocircolatori e vascolari (ipertensione, insufficienza cardiaca, dolori al petto). Ideale per placare i crampi alle gambe provocati dall’ostruzione delle arterie. L’Arginina, in ogni caso, favorisce la produzione di NO solo in caso di aumentato fabbisogno o particolari carenze causate da diete troppo restrittive. In quanto a dosi, si consiglia di assumerne circa 3000 mg al giorno. Tra gli altri nutrienti impiegati nella realizzazione di supplementi integrativi, ricordiamo:

  • la Citrullina, che incentiva la creazione di Arginina a livello dei reni, fondamentale per la sintesi di Ossido Nitrico. Stando ad alcuni studi condotti dalla Boston University, la Citrullina rilassa i vasi sanguigni e scongiura il rischio di coagulazione, abbassando la pressione e facilitando l’arrivo del sangue agli organi;

  • la Taurina, macronutriente essenziale per la sintesi enzimatica del composto in questione;

  • l’Agmatina, sottoprodotto dell’Arginina, usato come pompante e inibitore, a supporto dell’aminoacido e del suo corretto funzionamento;

  • la Caffeina che, anche se indirettamente, è un ottimo precursore delle catecolamine, come la noradrenalina, importantissima per la produzione di NO;

  • gli Omega 3, che innalzano i livelli di Ossido Nitrico e migliorano l’endotelio;

  • antiossidanti, come Acido alfa-lipoicoVitamina C ed E, che agiscono direttamente su tessuti e membrane cellulari, anche aortiche, ottimizzando gli effetti del NO, soprattutto nei soggetti affetti da diabete e ipertensione.

Sostanze spesso contenute in alimenti che, a loro volta, possono incrementare la sintesi di Ossido Nitrico.

  • L’Arginina è presente in cibi quali frutta secca; carne di manzo di animali al pascolo; uova di galline allevate a terra; pesce; yogurt naturale; formaggi crudi; alga spirulina; semi di girasole e di zucca. Sembra che un’alimentazione così strutturata, aumenti i livelli di nitriti e nitrati. A confermarlo anche uno studio pubblicato nel 2016 sulla rivista Nutrients.

  • Sono fonti di Citrullina, invece, zucca, cetrioli e anguria. Quest’ultima è ricca anche di acido ascorbico, licopene e glutammina, in grado di ostacolare lo stress ossidativo e proteggere l’endotelio.

  • Verdure come bietole, broccoli, cavolfiori, finocchio, indivia, lattuga, porri, rape, ravanelli, rucola, sedano e spinaci, sono scrigni di nitrati, tanto quanto il succo di melagrana.

È indicata l’assunzione di estratto d’aglio che, se invecchiato, innalza la disponibilità di Ossido Nitrico, e difende le cellule dell’endotelio; e una tazza al giorno di mirtilli, perfetta per resistenza insulinica, rischi cardiovascolari e profilo lipidico.

Altri benefici dell'Ossido Nitrico NO

L’Ossido Nitrico svolge anche altre funzioni di rilevante importanza per il nostro organismo. Sviluppa, in primis, le difese immunitarie. Questo perché l’NO è prodotto da alcune cellule che servono al sistema immunitario per tutelarsi dall’eventuale attacco di antigeni grazie alla sua azione ossidante: la proliferazione di radicali liberi, infatti, consente di disintegrare la membrana plasmatica degli agenti microbici. L’Ossido Nitrico, inoltre, promuove la generazione di linfociti T e B, necessari alla risposta immunitaria.

Non solo. L’NO previene infarti, ictus e angina, ed è un ottimo rimedio per la disfunzione erettile. Questo perché agisce sul rilassamento della muscolatura vascolare e migliora l’irrorazione ematica del pene. Occorre, però, evitare profondi stati di stress e tabagismo per poter sfruttare al meglio i benefici dell’Ossido Nitrico all’interno della vita sessuale, magari lasciando spazio a un corretto regime alimentare e, all’occorrenza, a un’adeguata integrazione.

Attenzione, però. L’NO potrebbe avere effetti negativi sulla nostra salute. “Colpa” delle sue peculiarità citotossiche pari a quelle di alcuni agenti ossidanti come alcol, radiazioni ionizzanti, raggi ultravioletti. L’esagerata produzione di radicali liberi, infatti, potrebbe portare a invecchiamento precoce, tumori e patologie degenerative. Tra le altre conseguenze collaterali anche carenza di zinco e dopamina; bisogno di urinare continuamente; sbalzi della pressione sanguigna; crampi allo stomaco; nausee; alterazione dei livelli di zucchero. E a proposito degli integratori, l’eccesso di Arginina potrebbe indurre diarrea e debolezza. Verdure a foglia larga, come gli spinaci, fonti di nitrati, potrebbero favorire la comparsa di calcoli renali. La barbabietola, sotto forma di succo o estratto, potrebbe colorare di rosso feci e urine. La Citrullina, dal canto suo, provocare problemi gastro-intestinali.

Risulta opportuno, dunque, consultare medici ed esperti prima di fare uso di supporti integrativi e formulazioni a base di nutrienti necessari per la sintesi di Ossido Nitrico, onde evitare di incorrere in effetti collaterali, a volte dannosi per il benessere dell’organismo.

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