Impegni incalzanti, tra lavoro e famiglia. Imprevisti dell’ultimo momento. Notizie spesso infauste, che tra smartphone e TV ci bombardano costantemente: la nostra routine è ormai un flusso continuo di eventi, che lasciano poco spazio al relax fisico e mentale. Lo stress è la più ovvia conseguenza, inteso proprio come la risposta psicofisica dell’organismo ad una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali percepiti come eccessivi. Un processo che, come sottolineato dal modello elaborato da Hans Selye nel 1939, conta tre fasi: la prima “d’allarme”, in cui il soggetto individua un esubero di doveri, e mette in atto le sue risorse per portarli al termine; la seconda “di resistenza”, in cui la persona stabilizza le sue condizioni, adattandosi al nuovo tenore di vita; la terza “di esaurimento”, in cui si assiste alla caduta definitiva delle difese, con conseguenti sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.
In base alla durata, è possibile distinguere, poi, lo stress acuto, che si manifesta una volta sola, in un lasso di tempo limitato; e lo stress cronico. Quest’ultimo, se intermittente, consta di intervalli regolari e, in alcuni casi, prevedibili. Se, invece, la durata è costante, può compromettere l’intera esistenza di un soggetto. Diventa opportuno, inoltre, separare il cosiddetto eustress, che può anche infondere tono e vitalità all’organismo, dal distress, con tipico abbassamento delle difese immunitarie.
Le cause dello stress sono molteplici:
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eventi negativi o positivi (matrimonio, nascita di un figlio, morte di una persona cara, pensionamento, divorzio, problemi sessuali, etc.);
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fattori fisici (eccessivo caldo o freddo, abuso di fumo e alcol, limitazioni significative nei movimenti);
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fattori ambientali (ambienti rumorosi o troppo inquinati, mancanza di un’abitazione);
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malattie organiche. In questo caso, il corpo, pur di difendersi, entra in uno stato di tensione che può sfociare in una condizione di stress;
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cataclismi.
C’è da considerare, però, che la reazione dell’organismo agli stimoli esterni o interni, può essere diverso a seconda della personalità. Dal punto di vista chimico, nel nostro corpo può succedere che, ad esempio, si assista a un aumento della secrezione di certi ormoni, con successiva inibizione di altri. Oppure che si comprometta la produzione di sostanze messaggere come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina.
I sintomi? Possono colpire il fisico, il comportamento e, dunque, la psiche. Oltre alla classica stanchezza, che con lo stress va ormai a braccetto, ricordiamo anche:
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mal di testa e dolori alla schiena;
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tensione a collo e spalle;
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indigestione e mal di stomaco;
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sudorazione alle mani;
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tachicardia causata da agitazione e irrequietezza;
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problemi di sonno e relativi alla sfera sessuale;
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extrasistole;
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vertigini e fischi nelle orecchie;
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perdita totale di appetito o, al contrario, fame compulsiva;
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uso eccessivo di alcolici;
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atteggiamenti prepotenti e propensi alla critica verso gli altri;
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incapacità di portare a termine dei compiti;
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senso di solitudine, con pianto frequente;
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infelicità senza un valido motivo;
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mancanza di concentrazione e amnesie;
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desiderio di scappare via.
Altri disturbi più gravi correlati allo stress sono: asma bronchiale, ipertensione arteriosa, colite, eczema cutaneo, alopecia psicogena, ulcera gastro-duodenale, fibromialgia, depressione, bipolarismo, anoressia o bulimia.
14 efficaci rimedi antistress e stanchezza che la natura ci offre
Combattere lo stress e la stanchezza potrebbe rivelarsi più semplice del previsto. Ci si può affidare a tecniche di rilassamento e meditazione, o alla psicoterapia cognitivo comportamentale, che consiste nell’analizzare i punti di forza e di debolezza di un soggetto, correggendo schemi, pensieri e atteggiamenti devianti al fine di ritrovare il benessere. Ma è soprattutto la natura a venirci incontro, con rimedi efficaci.
I prodotti a base di Ganoderma Lucidum, innanzitutto, aiutano a combattere gli sbalzi d’umore. Il fungo, utilizzato soprattutto nella medicina cinese, mantiene attivo il pensiero, tutelando la memoria, e svolge azione antitrombotica, antipertensiva e antinfiammatoria, tanto da ridurre alcune manifestazioni sintomatologiche di malattie tipiche dell’età senile, come il morbo di Alzheimer. Non solo. Impedisce l’aggregazione delle piastrine nei vasi sanguigni e riduce la quantità di glucosio nel sangue, innalzando l’insulina ed equilibrando il metabolismo del fegato. Abbassa la risposta immunitaria, e contrasta febbre, influenza e bronchite. Evita cali di energia e agisce sul sistema nervoso. Gli integratori di Ganoderma Lucidum possono essere assunti per via orale, in capsule o mescolati al caffè.
Anche gli ansiolitici naturali sono un toccasana contro stress e stanchezza. Ristabiliscono un senso di serenità fisica e mentale, favorendo il fisiologico tono dell’umore. Gli ingredienti di cui solitamente sono composti facilitano il raggiungimento di questo obiettivo:
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la passiflora, infatti, è utilizzata in fitoterapia per la sua azione calmante, sedativa e ansiolitica, e per i disturbi della sfera nervosa. Scongiura il rischio di insonnia, promuovendo un sonno privo di continui risvegli notturni;
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la rodiola, adattogena e antistress, ottimizza le funzioni cognitive e la memoria come dimostrato da diversi studi scientifici. Questo perché contiene glicosidi fenilpropanoidici (salidroside e rosavidina) che innalzano la concentrazione plasmatica di beta endorfine, fondamentali contro gli sbalzi ormonali. Aumenta del 30% i livelli di serotonina nel Snc, limitando il desiderio continuo di assumere carboidrati;
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L-Triptofano, aminoacido essenziale non sintetizzabile dal corpo umano, che partecipa alla regolazione dell'umore e della melatonina. Modula i ritmi circadiani del sonno e dell’umore.
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la scutellaria, che svolge attività ansiolitica grazie al contenuto di wogonin, apigenina e scutellarina;
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l’escolzia, che genera rilassamento muscolare e riduce i tempi di addormentamento;
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le vitamine B12 e B1, micronutrienti indispensabili negli svariati processi dell'organismo, come nella sintesi della serotonina, regolatore dell'umore.
Dal canto suo, la vitamina C abbassa i livelli di cortisolo nel sangue e agisce sul sistema nervoso, incentivando la formazione di mielina nei neuroni. Così facendo, migliora la comunicazione tra le cellule, tutelando la nostra memoria. A provarlo, una ricerca condotta presso la Oregon Health & Science University: se una persona presenta un deficit di vitamina C, i recettori di tipo GABA smettono di lavorare in maniera adeguata. Livelli bassi di questo neurotrasmettitore sono associati proprio a disturbi d’ansia, insonnia o depressione. Se, invece, le quantità di GABA sono consistenti, si è soliti sentirsi più rilassati, concentrati, meno paurosi, senza tensioni. Pertanto, come ribadito dal dottor Henrique von Gersdorff, scienziato e coautore dello studio, la vitamina C possiede peculiarità più importanti di quelle che crediamo per il nostro cervello, poiché favorisce la sintesi di diversi neurotrasmettitori, e trasforma la dopamina in serotonina.
Lo stesso si può dire del Tribulus terrestris, pianta da cui vengono estratte sostanze benefiche per l’organismo. Perfetta contro la stanchezza fisica e mentale. Mima l’effetto dell’ormone luteinizzante (LH), prodotto dall’ipofisi, che nell’uomo stimola la secrezione di testosterone, e nella donna lo scoppio del follicolo ovarico, consentendo l’ovulazione mensile. In particolare, la carenza di testosterone può causare non solo sintomi legati alla spermatogenesi, ma conseguenze anche per la pressione sanguigna, il metabolismo dei grassi, la crescita muscolare, e la resistenza. L’assunzione di integratori a base di Tribulus terrestris, però, deve avvenire solo nei casi in cui la stanchezza sia associabile a problemi sessuali, e non al più comune stress.
L’Ashwagandha, inoltre, viene utilizzata alla stregua dei più potenti antidepressivi. Si tratta di un arbusto in grado di bloccare l’invecchiamento precoce generato spesso dallo stress ossidativo che danneggia i tessuti del nostro organismo. Questo perché l’Ashwagandha è un ottimo antiossidante, capace di ristabilire i processi di rigenerazione e riparazione delle cellule cerebrali, riparando assioni e dendriti, le due componenti dei nervi, e supportando la ricostruzione delle sinapsi. Secondo altre ricerche, sembra sia utile anche nella prevenzione dei tumori, combattendo i radicali liberi. Scansa ansia e depressione senza causare sonnolenza, e stabilizza gli zuccheri del sangue.
La Maca Peruviana, poi, è una crucifera che, non solo sconfigge lo stress, ma da buon rinvigorente, viene incontro a eventuali problematiche della sfera sessuale. Questo perché contiene alcaloidi che, agendo su ipofisi e ipotalamo, contrastano gli squilibri ormonali da cui originano perdita di desiderio, disfunzioni e infertilità. La Maca è un concentrato di vitamine, steroli vegetali, minerali, aminoacidi, acidi grassi, carboidrati e fibre. Un miscuglio ideale per chi soffre di patologie del sistema nervoso e di anemia, dal momento che aumenta i livelli di emoglobina nel sangue. Stabilizza il sistema cardiovascolare, muscolare, linfatico e nervoso, preservando la lucidità mentale. Contrasta osteoporosi, stanchezza cronica, caduta dei capelli, pelle atona, garantendo maggior resistenza fisica.
Infine, tra i rimedi naturali contro stress e stanchezza, figurano il Panax Ginseng, la tirosina e la fosfatidilserina. Il primo aumenta lo stato di vigilanza ed è un perfetto stimolatore del sistema immunitario. Godrebbe anche di proprietà antiossidanti ed epatoprotettive, antiaggreganti piastriniche, e pare tenga sotto controllo colesterolemia e glicemia. La tirosina, invece, è un aminoacido consigliato per il benessere del cervello, contro depressione, disturbo da deficit di attenzione, iperattività, narcolessia, sindrome premestruale, malattia di Parkinson, Alzheimer, sindrome da stanchezza cronica, astinenza da alcol o da cocaina, malattie cardiache, ictus, schizofrenia, disfunzione erettile. È proposta, all’occorrenza, per promuovere l'abbronzatura e come soppressore dell'appetito. Anche la fosfatidilserina viene impiegata a sostegno di cure che riguardano le capacità mentali dei soggetti. Fosfolipide suggerito per chi fa sport, abbassa lo stress dovuto a intensi esercizi fisici. È suggerito soprattutto per i cultori del bodybuilding, perché accelera il raggiungimento di massa muscolare scolpita, assicurando un rapido recupero fisico.
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