Pensi che il metabolismo lento sia la causa principale del tuo peso corporeo e dei chili in eccesso che non vogliono andare via? Sebbene quella del metabolismo pigro sia spesso e volentieri una scusa genericamente utilizzata da coloro che non vogliono mettersi seriamente a dieta, spesso assistiamo a dei casi in cui lo stesso non è certamente nostro alleato nella lotta ai chili di troppo.
Escludendo cause organiche indotte da disfunzioni ormonali e di altro tipo, dobbiamo innanzitutto comprendere che il cosiddetto "metabolismo lento" non è la causa ma bensì la conseguenza dello stato di sovrappeso, entriamo nel dettaglio.
Metabolismo lento, cosa fare
Riprendendo quanto stavamo dicendo nel precedente paragrafo, la causa principale di questa problematica è riconducibile, spesso e volentieri, ad un regime dietetico ipocalorico errato. Cosa significa? Semplice, le restrizioni alimentari troppo ferree portano ad un forte rallentamento del metabolismo e precedono le grandi abbuffate a tavola da parte di coloro che si sentono stressati e non ce la fanno più a rispettare il programma alimentare.
Abbuffarsi anche solo poche volte, dopo questo periodo di restrizione calorica, non annullerà solamente l'effetto della dieta ma ti farà riprendere tutti i kg in eccesso in un batter d'occhio. Cosa fare quindi? Facile, evitare il fai da te ma affidarsi ad una figura medica in grado di aiutarci a bruciare quante più calorie possibili con un programma alimentare, e magari anche di allenamento, volto ad accelerare il metabolismo basale.
Si, per dimagrire dobbiamo necessariamente incrementare il nostro ritmo metabolico quando siamo attivi o riposiamo. Evitiamo quindi la "dieta del minestrone", in quanto, purchè ottima per depurare l'organismo non è adatta a bruciare l'adipe stoccato, ma cerchiamo di bilanciare il nostro introito calorico cibandoci di cibi freschi nutrienti e privi di tossine.
Cosa vuol dire?
Adottare un regime alimentare di per se volto al mantenimento dello stato di benessere e alla combustione di grassi in eccesso, basato su un moderato consumo di carboidrati (attenzione non solo all'indice glicemico ma anche al carico glicemico di un pasto), un adeguato apporto di proteine nobili e grassi salubri insaturi (Omega-3,6 e 9) e soprattutto fornendo al corpo un ottimale quantitativo di micronutrienti essenziali, che solo la frutta e le verdure fresche possono donarci.
In merito al consumo di grassi salubri è necessario però un approfondimento. Sebbene molti possano pensare che i "grassi facciano ingrassare" in realtà, alimenti o regimi alimentari ricchi di tale macronutriente, favoriscono proprio l'opposto, ossia la combustione del tessuto adiposo.
Attraverso l'elevato consumo di grassi buoni come olio di oliva, avocado, frutta e semi oleosi, e il ridotto apporto di carboidrati (attenzione però a non eliminarli del tutto), il nostro corpo è in grado di bruciare più grasso immagazzinato in quanto dall'organismo utilizzato come "carburante" energetico preferito, a luogo dei carboidrati stessi. Parliamo dunque della dieta chetogenica, ossia di un programma alimentare attuabile per brevi periodi e consistente in un rapporto tra i macronutrienti dell'80% (grassi), 20% (proteine) e 20% (carboidrati). Trattasi di una dieta molto efficace per perdere peso ma che necessita di una stretta supervisione medica, poichè, in presenza di patologie o condizioni particolari, non sempre adatta a tutti.
Le cause del metabolismo lento
Abbiamo parlato della dieta squilibrata e di cosa fare per accelerare il metabolismo partendo proprio dal programma alimentare. Elenchiamo invece ora le cause che possono indurre il sovrappreso ed un metabolismo pigro, e quindi:
- problemi ormonali;
- ipotiroidismo;
- sedentarietà;
- digiuno;
- prolungato stress psicofisico;
- insonnia.
Altre cause di rallentamento del metabolismo, e quindi di stoccaggio adiposo, cellulite e stagnazione dei liquidi, sono riconducibili all'eccesso di tossine alimentari, quasi sempre contenute nei cibi confezionati (o da forno) nonchè nelle carni provenienti da allevamenti intensivi e nelle verdure non biologiche, o l'abuso di bevande alcoliche, farmaci (anche da banco) e tabacchi.
Come velocizzare il metabolismo lento
Innanzitutto occorre controllare minuziosamente l'introito calorico giornaliero. Se introduci pochissime calorie è preferibile interrompere la dieta, per poi rialzarle gradualmente.
Se una donna assume: Kg*x 18-20 e non dimagrisce (esempio: 60kg x 18-20= 1080-1200kcal).
Se un uomo assume: Kg* x 20-22 e non dimagrisce (esempio: 80kg x 20-22=1600-1760kcal).
* il peso si riferisce ad individui normopeso o leggermente sovrappeso.
E' preferibile calcolare le calorie ogni settimana inserendo 200kcal in più ogni 7 giorni. E' insensato continuare a stressare il corpo se ci troviamo in uno stato di stallo metabolico. Conviene riaumentare e successivamente ricondizionare l'organismo e tagliare le eventuali calorie in eccesso.
Altro aspetto essenziale è quello di mangiare un buon quantitativo di proteine (fino a 2-3g/Kg), senza rimuovere i carboidrati nel medio lungo termine. Le riserve di glicogeno epatico, informano quando il corpo deve convertire gli ormoni tiroidei, quindi, se esiste un modo per rallentare il metabolismo è quello di non assumere carboidrati.
Concludiamo con l'allenamento, se vogliamo bloccare il metabolismo allora alleniamoci troppo. Non ha senso allenarsi tutti i giorni in palestra se poi non riusciamo a recuperare adeguatamente. E' invece preferibile esercitarci 3-4 volte a settimana rimanendo comunque attivi nei giorni di riposo.
Rimedi naturali per velocizzare il metabolismo lento
- Svegliarsi presto - Alzarsi presto, e sempre allo stesso orario, significa sostenere fin da subito il nostro ritmo metabolico. Se poi a questo riusciamo ad associare passeggiate o esercizio fisico specifico, possiamo stimolare il corpo, con la massima efficacia, a mettersi subito al lavoro bruciando tutti i grassi stoccati fin dal risveglio.
- Un bicchiere d'acqua con limone appena alzati, in quanto così facendo disintossicheremo il corpo stimolando, al contempo, metabolismo e sistema digestivo.
- Incrementare le proteine nobili nella dieta, poichè in grado di incentivare il rate metabolico del 15-30%, a patto che l'apporto calorico giornaliero derivante da carboidrati e grassi sia comunque moderato.
- Diminuire i carboidrati ma non eliminarli, per sentirsi in forma e sostenere il metabolismo, è fondamentale associare all'alimentazione anche l'esercizio fisico. I muscoli, però, necessitano di glicogeno dalle scorte di carboidrati nell'organismo e, se mancano, ci si sente stanchi e privi di energie. Rimuovere completamente i carboidrati dalla dieta è errato, diverso invece è ridurli a seconda delle proprie necessità.
- Fare mini pasti, anche piccoli snack tra i pasti principali (purchè sani), possono accelerare il metabolismo placando al tempo stesso la fame e impedendoci di abbuffarci a pranzo o a cena.
- Riposare 8-9 ore, dormire poco rallenta il metabolismo e aumenta la fame, facilitando la comparsa di problematiche quali obesità e diabete. Chi vuol ridurre il proprio peso dovrebbe quindi concedersi un adeguato riposo notturno.
- Evitare la sedentarietà, la pigrizia ci porta inevitabilmente a stoccare grasso. Per accelerare il metabolismo sarebbe necessario rimanere in peidi per circa due ore, magari facendo una bella camminata.
Infine, quando necessario, avvalersi di integratori specifici per coadiuvare il dimagrimento e accelerare il metabolismo quali:
- Forskolina, contenuta nella pianta di Coleus Forskohlii e molto interessante per il suo potenziale stimolo alla funzionalità tiroidea, favorendo la secrezione di ormoni prodotti dalla stessa ghiandola, responsabili del metabolismo basale.
- Carnitina, un simil aminoacido fondamentale per trasferire alcuni tipi di acidi grassi, quelli a catena lunga, dal torrente ematico fin dentro i mitocondri, al fine di produrre energia a partire dai substrati lipidici e favorire il dimagrimento in condizioni di ristrettezza calorica e glucidica.
- L-Tirosina, aminoacido adattogeno utile per stimolare le catecolamine e gli ormoni iodati. Trattasi di sostanze che agiscono da neurotrasmettitori (dopamina, noradrenalina e adrenalina), che migliorano lo stato preparatorio allo stress psicofisico e che sono coinvolti anche con il metabolismo basale, promuovendolo. Ricordiamo inoltre che la stessa tirosina è precursore diretto della tiroxina, principale ormone tiroideo responsabile del dispendio energetico.
- Omega-3, questi acidi grassi ricchi di EPA e DHA sono anti-lipogenici (ostacolano l'immagazzinamento dei grassi) e accelerano il metabolismo aiutando a bruciare più grasso; inoltre, normalizzando i livelli insulinici, facilitano il consumo calorico anzichè il loro stoccaggio.
Concludiamo con la caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale molto utilizzato che minimizza la fame nervosa, migliora lo stato di preparazione all'esercizio fisico e sicuramente aiuta il metabolismo lento, stimolandolo.
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