I farmaci antinfiammatori sono oramai di comune utilizzo sia tra gli sportivi che sottopongono il corpo a ripetuto sforzo fisico che per i sedentari magari un pò in la con l'età.
Tuttavia l'utilizzo cronico di questa categoria di farmaci può indurre potenzialmente degli effetti collaterali che aggravano le condizioni cliniche di chi li assume.
Sebbene necessari per la cura di specifiche patologie, troppo spesso tendiamo ad abusarne non considerando invece le alternative naturali proposte dalla fitoterapia e dalla nutraceutica moderna.
In alcuni casi, infatti, esistono dei complessi fitoterapici che possono lenire i dolori articolari (e di altra natura) provocati dall'infiammazione, in grado di coadiuvare o sostituire il trattamento farmacologico in condizioni non patologiche (lievi); ma entriamo nel dettaglio.
Antinfiammatori naturali, non solo per muscoli e tendini
Prima di entrare nel dettaglio delle sostanze naturali più efficaci per lenire i dolori articolari e di altra natura, dobbiamo necessariamente chiarire cosa si intende per infiammazione.
Trattasi di un meccanismo di difesa tipico dell'immunità innata, che si manifesta in presenza di agenti patogeni e di un danneggiamento ai tessuti di tipo chimico (veleni), fisico (traumi, radiazioni, alte o basse temperature) o biologico (virus e batteri).
Il processo infiammatorio permette di eliminare la causa che ha indotto tale problema e di riparare le lesioni tissutali ristabilendo la normale funzionalità dell'organismo per mezzo delle cellule difensive.
Quando però questa condizione perdura tendiamo a parlare di infiammazione cronica, in quanto da uno stato acuto si passa ad una continua risposta infiammatoria che danneggia i tessuti e, a seconda della causa (solitamente batterica), può rilasciare composti chimici denominati endotossine.
Fatta questa premessa, entriamo nel dettaglio vedendo i rimedi naturali esistenti che hanno dimostrato una certa efficacia nel trattamento di alcune condizioni.
BOSWELLIA SERRATA
Effetto antinfiammatorio
Le proprietà terapeutiche di questa pianta sono dovute dalla presenza degli acidi boswellici. Dapprima menzionate negli antichi testi della medicina ayurvedica e solo oggi confermate da alcuni ricercatori, le qualità antinfiammatorie naturali dell'acido boswellico sembrerebbero essere paragonabili ad alcuni dei migliori farmaci di sintesi, poichè capaci di interferire con la biosintesi dei leucotrieni. Nell'anno 2008 una meta analisi ha valutato il potere antinfiammatorio della Boswellia, considerando solamente gli studi controllati sulla pianta stessa. La metanalisi ha incluso 7 studi relativi al trattamento con Boswellia in malattie come asma bronchiale, artrite reumatoide, morbo di Chron, osteoartrite e retto colite ulcerosa.
Tutti gli studi hanno evidenziato la superiorità della Boswellia, rispetto a placebo, nel migliorare la sintomatologia di tali pazienti, che hanno inoltre riferito la tollerabilità come eccellente. La meta analisi indica infine che la pianta si rivela utile in varie malattie degenerative di tipo infiammatorio nell'uomo.
Studio nei problemi osteoarticolari
In uno studio clinico è stato valutato l'effetto degli acidi boswellici nei pazienti colpiti da osteoartrite. I risultati evidenziarono che, dopo 3 mesi di trattamento, i soggetti utilizzatori avevano riportato, rispetto ai non trattati, un miglioramento notevole dei sintomi soggettivi ed un evidente miglioramento dei valori ematici presi in considerazione (es. VES) [1]
Studio nei problemi infiammatori gastrointestinali
L'azione antinfiammatoria degli estratti di Boswellia, sull'apparato intestinale, è stata valutata in molti studi. In uno studio specifico che ha preso in considerazione un gruppo di individui malati di rettocolite ulcerosa di media gravità, paragonando il gruppo trattato con Boswellia con quello che assumeva sulfazina, è stato riscontrato che a studico concluso il primo aveva ottenuto un miglioramento medio dei parametri esaminati dell'82% contro il 75% degli utilizzatori del farmaco [2].
GLUCOSAMINA E CONDROITINA
Sono due glicosamminoglicani che si trovano in natura nel carapace dei crostacei e nelle cartilagini animali spesso venduti sotto forma di integratori alimentari concentrati per nutrire i tessuti connettivi (pelle, tendini, legamenti e articolazioni). Questi composti, da soli o in associazione, dimostrano efficacia di vario grado nel trattamento dei disturbi osteoarticolari e infiammatori, riducendo dolore, gonfiore e rigidità articolare. In uno studio pubblicato su PLos One, la miscela di glucosamina e condroitina ha evidenziato notevole capacità nell'abbassare l'infiammazione sistemica negli individui sani [3].
ARTIGLIO DEL DIAVOLO
Da sempre utilizzato nelle medicine tradizionali dei popoli sudafricani per la cura del sistema osteo-articolare, dimostra efficace effetto analgesico e lenitivo grazie agli harpagosidi presenti nella sua radice. L'utilizzo dell'artiglio del diavolo si è dimostrato molto utile soprattutto in tutte quelle condizioni che causano dolore e infiammazione come tendiniti, osteoartrite, artrite remautoide, nevralgie, mal di testa, sciatica e artrosi. Viene inoltre utilizzato come digestivo e ipocolesterolemizzante naturale.
CURCUMA
Definito lo zafferano dei poveri, l'utilizzo terapeutico di questa spezia produce un potente effetto antinfiammatorio e antiossidante. Queste peculiarità sono in realtà mediate dalla curcumina, un composto fenolico naturale presente nella radice della pianta, la cui azione farmacologica si espleta tramite la sua capacità di regolazione e riduzione delle citochine infiammatorie (IL-1 IL-6, IL-8, TNF-alpha e NF-kB) e delle molecole radicaliche Specie Reattive dell'Ossigeno.
Curcuma nel trattamento dell'artrosi, pubblicazioni scientifiche
Come dimostrato in diversi studi, la curcumina ha evidenziato capacità inibitoria nei confronti delle NF-KB e delle MMP nei condrociti umani, ossia le cellule che formano le cartilagini. Inoltre, sembrerebbe che la Curcumina stimoli la sintesi endogena del Collagene di tipo II e degli Glicosaminoglicani, elementi della matrice extracellulare della cartilagine. Anche l'effetto antiossidante è stato documento in letteratura, infatti la Curcumina riduce il rilascio dei radicali liberi nelle cellule cartilaginee umane.
Come assumere gli antinfiammatori naturali
Esistono in commercio molte formule contenenti fitocomplessi e composti nutraceutici come quelli finora citati, tuttavia, non è però purtroppo facile reperire integratori che dichiarano la titolazione dei principi attivi in etichetta. Integratori di glucosamina con boswellia come Artrilen contengono invece esclusivamente materie prime di filiera farmaceutica, titolate nei rispettivi principi attivi.
Se il tuo obbiettivo è quindi quello di sostenere la funzionalità articolare in maniera del tutto naturale, allora puoi optare per questa tipologia di prodotti contenenti perlopiù estratti vegetali o altri nutrienti. Ricorda però che, nonostante detengano importanti proprietà di sostegno al normale stato di salute e benessere, nessuna sostanza naturale potrà sostituire il trattamento farmacologico di patologie specifiche come l'osteoartrite, le artriti autoimmuni etc... Se stai assumendo dei farmaci consulta il medico prima di utilizzare gli antinfiammatori naturali in quanto potresti sperimentare reazioni indesiderate o interazioni di vario tipo.
Riferimenti:
1. Kulkarni R.R. et al. Treatment of osteoarthritis with a herbomineral formulation: a double-blind, placebo-controlled, cross-over study. J. Ethnopharmacol. 33, 91-95, 1991.
2. Singh G.B. et al. Pharmacology of an extract of salai guggal ex-Boswellia serrata, a new non-steroidal anti-inflammatory agent. Agents Actions 18, 407-412, 1986].
3.Sandi L. Navarro et al. Randomized Trial of Glucosamine and Chondroitin Supplementation on Inflammation and Oxidative Stress Biomarkers and Plasma Proteomics Profiles in Healthy Humans. PLoS ONE10(2): e0117534, February 26, 2015.
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