La cellulite è uno dei problemi più diffusi nell’universo femminile. O almeno, così si crede. In realtà, vi sono diversi miti da sfatare a proposito. Innanzitutto, la cellulite può colpire anche gli uomini e le donne normopeso. È errato credere che sia un disturbo legato esclusivamente all’obesità. Sono anche altre le cause alla base della cosiddetta “buccia d’arancia”. Individuarle e riconoscerne i sintomi è indispensabile per intervenire attraverso rimedi efficaci. Non solo un’accurata alimentazione. Entrano in gioco supporti integrativi naturali, in grado di migliorare le funzionalità dell’organismo, curare inestetismi e aspetto cutaneo, e contrastare i radicali liberi.
Cos'è la cellulite e perché si forma su glutei e cosce
Si tratta di un processo degenerativo del tessuto adiposo sottocutaneo: il pannicolo adiposo, caratterizzato da buchi o avvallamenti visibili a occhio nudo. In particolare, la cellulite si forma là dove si manifesta una rottura delle cellule adipose: “esplodendo”, il loro contenuto si espande, producendo altra acqua e ostacolando il microcircolo. Il volume e la consistenza del tessuto di sostegno aumentano a tal punto da ridurre l’elasticità e la dimensione dei vasi sanguigni, con conseguenze gravi, riconducibili alla lipodistrofia.
Circolazione sanguigna o drenaggio linfatico deficitari sono tra le prime cause alla base della cellulite. Tanto quanto
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alterazioni vascolari, come ritorno venoso e malfunzionamento dei capillari;
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sedentarietà;
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regime alimentare squilibrato, carenze vitaminiche (A, B, C, E) e sovrappeso;
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ritenzione idrica, qualora l’organismo non riuscisse a espellere liquidi e tossine in eccesso;
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irregolarità intestinale;
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stress psicofisico;
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malattie del fegato;
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squilibri ormonali legati, ad esempio, a ipotiroidismo e resistenza insulinica, con deposito di grassi, e aumento del diametro degli adipociti. Ma anche menopausa, pubertà, ciclo mestruale, gravidanza.
L’azione degli estrogeni, ormoni sessuali femminili, insieme alla mancata capacità circolatoria, incide principalmente sul benessere estetico delle donne, anche in caso di dieta e stile di vita regolari, e costante attività fisica.
La cellulite si forma soprattutto su cosce, glutei, addome e polpacci: zone ad alta concentrazione di grasso. In base ai sintomi, poi, è possibile distinguere quattro stadi:
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nel primo, si è soliti avvertire senso di pesantezza agli arti, tensioni, tumefazione. È la fase edematosa, e non presenta imperfezioni visibili sulla pelle;
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nel secondo, i capillari si diramano e si dilatano, la cute diventa pallida e rigida;
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nel terzo, la pelle è più dura e ricoperta di rughe, per via dei setti fibrosi che compaiono attorno ai lobi delle cellule adipose nel tessuto sottocutaneo. È la fase fibrotica, con ematomi e probabili dolori;
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nel quarto, il collagene si restringe e le cellule adipose “lievitano” progressivamente. È nella fase sclerotica, dunque, che appaiono buchi e noduli sulla pelle a causa della retrazione cicatriziale del tessuto connettivo, e del processo di ipertrofia che provoca anche problemi di deambulazione e irritazione nell’interno coscia per l’eccessivo sfregamento.
Il problema della buccia d'arancia
È proprio nello stadio più avanzato, che la cute risulta al tatto spessa e granulosa. È l’effetto “buccia d’arancia”, detto così perché la pelle, cosparsa di fossette e alterazioni, somiglia molto proprio alla buccia del celebre agrume. Si manifesta quando c’è squilibrio tra lipolisi (l’eliminazione dei grassi) e litogenesi (lo stoccaggio dei grassi). La cattiva circolazione, inoltre, può portare all’accumulo di tossine, liquidi linfatici, e altri elementi di scarto nei connettori, generando così uno dei problemi estetici più lamentati dalle donne.
Per prevenire l’insorgere della pelle a buccia d’arancia, è consigliato seguire un’alimentazione sana ed equilibrata in grado di combattere pesantezza delle gambe, inestetismi e gonfiore. È necessario, in primis, suddividere i pasti in 5: colazione, pranzo, cena e due spuntini, uno mattutino e uno pomeridiano. Da evitare programmi alimentari troppo restrittivi, come le diete ipocaloriche che, in generale, possono causare un’esagerata perdita della massa corporea. Tocca, in un secondo momento, scegliere i cibi più adatti. Non è importante solo la quantità, ma anche la qualità. Prediligete frutta e verdura, fonti di vitamine A, C ed E, antiossidanti e potassio, capaci di proteggere l’organismo e rinforzare i vasi sanguigni; cotture semplici (griglia o vapore); e un litro e mezzo di acqua ogni giorno. In sostituzione, tisane o tè.
Riducete l’apporto di sale. Il sodio, infatti, trattiene l’acqua. Questo genera ritenzione, ipertensione, alterazione della contrazione muscolare, della trasmissione nervosa e squilibri acido-basici e idro-salinici. Da limitare, pertanto, il consumo di carne rossa, insaccati, cibi in scatola o preconfezionati, formaggi fermentati. Sconsigliati anche dolci, bevande gassate o zuccherate, acqua gasata e superalcolici, poiché alimenti ricchi di glutammato e additivi. Da moderare, invece, l’assunzione di caffè, birra, vino e cioccolato.
Occorre, poi, muoversi a piedi o in bicicletta. Preferite le scale all’ascensore. E fate diverse pause nel caso in cui svolgeste lavori che vi costringono a stare seduti per diverse ore. Si rischia, infatti, di favorire il ristagno dei liquidi nella parte superiore delle cosce. L’attività fisica, dunque, è il miglior alleato in caso di cellulite. Si può optare per un allenamento di tipo aerobico a bassa intensità, anche mezz’ora due volte a settimana: camminata, nordic walking, nuoto, acquagym. Sport che aiutano la circolazione e scongiurano il rischio di rottura dei capillari se soggetti a sollecitazioni.
Torna utile, infine, qualche getto di acqua fredda sulle gambe, calzature basse e comode, massaggi drenanti. Lo stile di vita, infatti, influisce pesantemente sulla salute di pelle e microcircolo.
I 7 rimedi naturali più efficaci per la cellulite su gambe e glutei
Si può combattere la comparsa di “buccia d’arancia” dall’esterno e dall’interno, mediante rimedi naturali. Tra i componenti impiegati nella formulazione di integratori utili all’elasticità della pelle, ricordiamo
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l’Acido Ialuronico. Polisaccaride ad alto peso molecolare, fondamentale se l’intento è rendere morbida e resistente la cute, idratandola. Rimpolpa articolazioni e cartilagine. L’Acido Ialuronico è il sostituto ideale del liquido sinoviale. Pertanto, supporta i movimenti e facilita i processi riparativi;
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l’Astaxantina, carotene lipofilo sotto forma di alga verde, che interessando tessuti adiposi, pelle, sistema nervoso e polmoni, energizza e contrasta lo stress ossidativo. Indicato in caso di edemi, prurito, eritemi e papule, dal momento che disinnesca gli effetti della fotosensibilità;
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le Bacche di Goji, antiossidanti per eccellenza. Ritardano invecchiamento e degenerazione cellulare, spesso causati dai raggi UV. Ottimizzano resistenza muscolare, memoria, attenzione, qualità del sonno e umore. Questo è possibile grazie al contributo di sali minerali, vitamine e aminoacidi. Rafforzano anche le difese immunitarie e, così facendo, prevengono malanni di stagione, affaticamento, stress, e favoriscono l’espulsione di metalli pesanti e tossine, ossigenando i tessuti;
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il Collagene. Elemento essenziale del tessuto connettivo. Il nostro corpo ne possiede circa il 75%. Si tratta di una proteina capace di “ringiovanire” la pelle, rendendola più elastica. Motivo per il quale, solitamente, si trova Collagene di tipo II idrolizzato nei supplementi integrativi.
Tra i rimedi consigliati per il miglioramento della stasi venosa e del microcircolo, invece, figurano:
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la Centella Asiatica, che incrementa proprio la produzione di collagene. Infonde tono ed elasticità a livello vascolare. Possiede proprietà flebotoniche: incentiva, infatti, il trofismo del tessuto connettivo. Fonte di saponine triterpeniche, svolge anche azione cicatrizzante e riparativa nei confronti del tessuto epiteliale e delle cellule danneggiate;
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il Ginkgo Biloba, vasoprotettore, sostiene la funzionalità dei capillari, rendendoli meno permeabili in caso di ristagno dei liquidi. Promuove così il passaggio di ossigeno e nutrienti tra le cellule, e lo smaltimento di scorie e anidride carbonica, con benefici su tutto l’organismo. Difende l’endotelio dei vasi, ed è un efficace antitrombotico perché fluidifica il sangue, scongiura la formazione di trombi o placche, e controlla l’azione delle piastrine. Attenzione, infatti, se si assumono già antiaggreganti piastrinici. Incide, inoltre, su memoria, concentrazione, capacità cognitive, rallentando il deterioramento mentale tipico negli anziani;
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l’Hamamelis Virginiana ricca di tannini, antiemorragici e antinfiammatori. Ostacolano l’eventuale ristagno di sangue, consolidando le pareti venose. Le saponine, dal canto loro, consentono di eliminare i liquidi in eccesso, insieme ai flavonoidi, antiossidanti utili alla resistenza dei capillari;
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quest’ultimi, sono presenti anche nell’Ippocastano, suggerito contro infiammazioni e disturbi della circolazione. Oligosaccaridi, escina e proantocianidine curano edemi, pesantezza e gonfiore degli arti inferiori. Nonostante sia un valido alleato per l’attività drenante, l’Ippocastano va consumato con moderazione: massimo 40mg tre volte al giorno, riducendo gradualmente le dosi;
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il Mirtillo, con zuccheri, pectina, acidi grassi, e vitamine A, B e C, che abbassano la permeabilità dei capillari, aumentano il tono dei vasi e rinforzano le pareti del tessuto connettivo. Le antocianine, invece, bloccano l’intervento di alcuni enzimi che possono danneggiare il collagene e il sistema circolatorio periferico. Il Mirtillo contrasta disturbi circolatori di origine venosa, e fa bene alla vista, poiché rinvigorisce la porpora retinica. Previene l’ossidazione delle LDL;
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il Rusco, conosciuto anche come pungitopo. Scrigno di fitosteroli, tannini e ruscogenine, placa la fuoriuscita di liquido sinoviale. Antinfiammatorio e vasoprotettore, agisce contro dolori, edemi, prurito, crampi notturni, emorroidi;
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l’Ananas, caratterizzato dall’ingente presenza di bromelina. Aiuta la digestione e l’espulsione di muco dalle vie respiratorie. Anticoagulante, è impiegato nel trattamento di stasi venosa, vene varicose, troboflebiti, coaguli, cellulite e ritenzione, perché facilita il drenaggio.
Rimedi naturali che producono effetti positivi se coadiuvati da abitudini quotidiane salutari. Sconfiggere cellulite e pelle a buccia d’arancia è così possibile, avvalendosi anche del consulto di medici e specialisti in grado di effettuare un’adeguata diagnosi e proporre soluzioni compatibili con intenti ed eventuali patologie pregresse.
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