Il numero di persone affette da encefalomielite mialgica, comunemente conosciuta come Stanchezza Cronica o CFS (Chronic Fatigue Syndrome), sta aumentando sempre di più e le cause scatenanti non sono ancora state del tutto definite dalla medicina ufficiale.
Ad esordio subdolo o con sintomatologia leggera latente per anni, una volta manifestatosi, questo continuo senso di affaticamento può portare ad un peggioramento della qualità di vita sotto tutti gli aspetti, sociale, lavorativo e di conseguenza economico.
Al pari della Fibromialgia, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, anche la stanchezza cronica non è una vera e propria malattia ma bensì va inquadrata come una sindrome caratterizzata da molteplici sintomi a decorso cronico.
Farmaci specifici per la cura non ce ne sono, si va dagli antidepressivi agli antidolorifici che solo in alcuni casi alleviano la sintomatologia e che non sono in grado di curare la sindrome definitivamente.
Cosa fare quindi? Innanzitutto bisogna comprendere, come per la fibromialgia, che le cause sono sicuramente multifattoriali e interdipendenti tra loro. I soggetti affetti da CFS presentano, quasi sempre, problemi di varia natura che non sembrano destare troppo interesse da parte della comunità scientifica ufficiale. Parliamo ad esempio di intossicazione cronica da metalli pesanti, disfunzione mitocondriale e, non meno importante, di infezioni croniche latenti. Tutti fattori che danneggiano l'organismo intaccando l'efficienza mitocondriale, ossia le centrali deputate dallo stesso per la produzione d'energia.
Sindrome da stanchezza cronica: le possibili cause
Come accennato in precedenza, la scienza ufficiale attribuisce al malfunzionamento dei mitocondri tutti i sintomi della CFS, senza soffermarsi troppo sulle cause che hanno indotto tali disfunzioni.
L'OMS o Organismo Mondiale della Sanità, classifica la Sindrome da Stanchezza Cronica come patologia neurologica. Stando a quanto dicono alcuni studi, infatti, i pazienti affetti da CFS mostrano alla SPECT anomalie nel metabolismo del cervello, con particolari turbe dei sistemi neuroendocrini cerebrali. Da ciò viene evidenziata una depressione dell'asse ipotalamico - pituitario - adrenalinico (HPA), che porta alla comparsa di molti sintomi che successivamente descriveremo.
Altri studi evidenziano, inoltre, una carenza del metabolismo energetico e nella catena di trasporto elettrone ossidativa nel mitocondrio dei pazienti con CFS, ma entriamo nel dettaglio.
Lo studio
Le novità scientifiche provengono da uno studio effettuato dall' Università di Stanford e più nello specifico dallo Stanford Genome Technology Center.
Il Prof. Davis, a capo dello studio, è riuscito ad identificare i biomarcatori relativi alla sindrome della stanchezza cronica, tramite un semplice test del sangue. Il test risultava molto preciso e distingueva tutti i pazienti affetti da M.E. rispetto ai soggetti sani. Questo vuol dire che, contrariamente a molti dei quali ancora oggi riconducono questi disturbi all'ambito psicosomatico, è effettivamente possibile provare, scientificamente, l'esistenza di questa sindrome.
Analizzando le mutazioni della attività elettrica nei campioni di sangue degli individui con questa sindrome, i ricercatori osservarono un aumento netto di tale attività rispetto al sangue dei soggetti sani.
In questi ultimi le cellule reagiscono immediatamente allo stress, senza disturbi o variazioni e quindi senza grandi cambiamenti del loro "comportamento". Diversamente, nei pazienti con la sindrome, il pesante stress causa sbalzi importanti della carica elettrica cellulare, inibendo le capacità dell'individuo di reagire allo stesso stress.
Tra le altre ipotetiche possibili cause, citiamo:
- Difetti del sistema immunitario. Alcune ricerche mostrano un malfunzionamento nei malati di sindrome da stanchezza croncia. Tuttavia, non si conosce a tutt'oggi la causa di queste situazioni anomale.
- Squilibri ormonali. Molti pazienti con CFS soffrono di alterazione ormonale dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
- Traumi e problemi psicologici. Molte persone con sindrome da stanchezza cronica hanno sperimentato, in passato, periodi di forte stress e traumi emotivi.
- Infezioni virali. Il possibile nesso tra virus e sindrome da stanchezza cronica nasce dal fatto che molti soggetti malati di CFS hanno iniziato a sviluppare tali sintomatologie subito o alcuni anni dopo aver contratto alcune infezioni. Si parla dell'EBV o Epstein Barr, dell'erpetico HHV-6, del virus della leucemia nel topo e, potenzialmente, anche del Citomegalovirus.
In merito a quest'ultimo aspetto è necessario però un ulteriore approfondimento poichè alcuni medici hanno diverse teorie sulle cause di questa sindrome.
Pareri discordanti sulle cause della CFS/ME
Secondo alcuni esperti di Medicina Integrata, la sindrome da Stanchezza Cronica, al pari della fibromialgia, sarebbe causata dalla rottura dell'omeostasi presente nel nostro organismo, ovvero di quel sottile equilibrio che permette al corpo di funzionare correttamente e non ammalarsi. Secondo gli stessi, alla radice di questi problemi, ci sarebbe il continuo "bombardamento" tossinico e di altri agenti inquinanti che il corpo riceve dall'esterno. Polveri sottili, metalli pesanti, xenobiotici, pesticidi e onde elettromagnetiche, causerebbero la mutazione dannosa di alcuni enzimi umani (specialmente IDO1 e IDO2).
Altri attribuiscono questa sindrome ai problemi di permeabilità intestinale e alla connessione esistente tra "leaky gut" e apertura della barriera emato-encefalica.
Secondo altri esperti, invece, la Sindrome da Stanchezza Cronica sarebbe indotta da infezioni o polinfezioni non trattate causanti disordini autoimmuni. Parassiti, Virus e Batteri, solitamente intracellulari, sfuggirebbero al sistema immunitario causando infiammazione cronica alla base dei disturbi autoimmuni.
Come riconoscere la stanchezza cronica: sintomi e complicanze
L'encefalomielite mialgica è contraddistinta da una sensazione di fatica continua che perdura da più di 6 mesi. Oltre a questo disturbo di carattere cronico, compaiono, quasi sempre, sintomatologie molto simili a quelle influenzali. Tali manifestazioni possono essere suddivise come segue:
- Deficit di Memoria, problemi di concentrazione e decadimento cognitivo (anche temporaneo);
- Mialgie muscolari immotivate;
- Mal di gola frequente e ricorrente;
- Linfonodi ingrossati su collo e ascelle;
- Cefalee molto intense e durature
- Dolore articolare;
- Insonnia o sonno non ristoratore;
- Stanchezza intensa e prolungata.
In presenza di anche solo 3-4 sintomi persistenti tra quelli sopra elencati, è necessario il tempestivo intervento del medico, in quanto gli stessi potrebbero presagire la presenza di patologie più importanti quali: malattia di Lyme, sclerosi multipla, mononucleosi, epatite, dipendenze da alcol e droghe, diabete, lupus erimatoso sistemico e altri disturbi del sonno.
Rimedi Naturali per la sindrome da stanchezza cronica
Oltre all'approccio omeopatico, che sebbene non risolutivo sembrerebbe essere utile per mitigare molti sintomi della CFS, l'integrazione alimentare ricopre un ruolo di primaria importanza per trattare, naturalmente, questa sindrome multifattoriale. Come dicevamo in precedenza, nessun aspetto deve essere tralasciato se si vuole ottenere il massimo da ciò che si assume. Si inizia sempre dalla base, quindi alimentazione adeguata priva di cibi spazzatura ma ricca di alimenti freschi possibilmente biologici, igiene notturna (evitare l'utilizzo di dispositivi elettronici nelle ore serali e andare a dormire sempre allo stesso orario prima della mezzanotte), esercizio fisico costante (breve ma intenso) e controllo dello stress psicofisico. Fatto questo sarà poi il caso di focalizzarci sui seguenti rimedi naturali:
- Coenzima Q10, Acido Alfa Lipoico, ingredienti contenuti nel FibroAlgo molto utili per la funzione energetica e per ridurre il dolore muscolo scheletrico;
- Melatonina Adenosina e Glicina, per promuovere un sonno più profondo, naturalmente carente nei malati di CFS;
- ALC L-Acetyl Carnitina, per migliorare le prestazioni energetiche e cognitive;
- Succo di Mangostano, in quanto utile per ridurre lo stress ossidativo generalmente elevato nei pazienti affetti da stanchezza cronica;
Ultimo, ma non meno importante, è il complesso vitaminico B naturale, L'efficacia delle vitamine gruppo B sulla sindrome da stanchezza cronica è presto dimostrata! B1, B2, niacina, acido pantotenico e biotina sono coinvolti nel metabolismo energetico cellulare che, in loro assenza, risulta alterato e malfunzionante. L'acido folico e la B12 rinnovano le cellule e partecipano alla formazione dei globuli rossi nel midollo osseo, ed una loro carenza provoca anemia, che si manifesta appunto con astenia e stanchezza. Infine, la vitamina B6, per la sintesi della melatonina responsabile dei ritmi circadiani; un' insufficiente produzione del suddetto ormone provoca mancanza di sonno e conseguente stanchezza cronica.
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