Che sia maschile o femminile, il problema della fertilità è purtroppo molto comune nella vita di coppia, specie se sono stati superati i 40 anni di età.
La difficoltà nel concepire un figlio si ripercuote spesso nella quotidianità, con evidenti risvolti negativi sotto l'aspetto psicologico.
Il maschio poi è quello più colpito, i dati parlano chiaro: l'accertata infertilità in Italia è del 15%, ed è spesso dovuta ai problemi proprio dell'uomo (un caso su due).
Cosa fare quindi se la cicogna non arriva? Innanzitutto affidarsi ad un medico specialista che saprà scoprire le reali cause e, quando possibile, prescriverci le migliori terapie farmacologiche per il nostro caso, poi, qualora si tratti di lieve o non reale infertilità, ottimizzare lo stile di vita e l'alimentazione coadiuvandola con alcuni rimedi naturali specifici e molto efficaci, entriamo nel dettaglio.
Problemi di Fertilità: comprenderne le reali cause
Per coloro che si trovano ad indagare sull'infertilità maschile, è di fondamentale importanza effettuare una buona anamnesi sul paziente, che dovrà informarlo di:
- possibili problematiche a carico dell'apparato urogenitale
- infezioni ricorrenti o pregresse;
- fibrosi cistica;
- diabete;
- esposizione ad agenti chimici (metalli pesanti, chemioterapici e altri farmaci, elevate temperature);
Ed infine il varicocele, una problematica molto comune che altera spesso la capacità riproduttiva dell'uomo a causa di scarsa considerazione e controllo medico dello stesso.
Come aumentare la fertilità maschile in modo naturale
Sebbene non possa sostituire le normali terapie farmacologiche del caso, l'approccio cosiddetto naturale può comunque aiutarci ad ottimizzare e mantenere la nostra efficienza riproduttiva.
Ma cosa deve fare l'uomo per essere più fertile? Attraverso semplici ma meticolose indicazioni possiamo, senza alterare gli equilibri del nostro organismo, sostenerne la normale funzionalità al fine di aumentare le capacità riproduttive; come? vediamolo subito
Aumentare la fertilità maschile e femminile con 7 potenti integratori alimentari
1) MACA PERUVIANA, gli Incas la ritenevano un dono degli Dei anche per la sua azione afrodisiaca, ma la medicina moderna la considera, in alcuni casi, un rimedio naturale potente ed efficace. Numerosi studi sono stati condotti sul Lepidium Meyenii, molti dei quali volti a confermarne gli effetti in termini di fertilità e virilità. E' il caso del Professor Giovanni Menaldo (per approfondire leggi questo articolo: risultati sorprendenti di un ginecologo che ha aiutato 150 coppie), ginecologo che ha aiutato ben 150 coppie con problemi di infertilità di vario tipo.
Il professore afferma: "L’estratto di Maca, sotto forma di capsule, s’è dimostrato in grado di rinforzare nell’aspirante papà i suoi deboli spermatozoi e di incrementare molto il potere fecondante. La pianta peruviana può dunque migliorare la fertilità nell’uomo agendo sulla maturazione degli spermatozoi, aumentare il numero e migliorandone la motilità, cioè la capacità di raggiungere l’uovo da fecondare". "La maca può essere utile anche nell'organismo femminile poichè stimola i follicoli a creare ovociti maturi".
2) ARGININA e ORNITINA. L'assunzione congiunta di questi due aminoacidi è utile non solo per migliorare il recupero e trofismo muscolare ma anche per sostenere la normale fertilità. La L-Arginina, in particolare, è essenziale per la formazione degli spermatozoi in quanto, spermidina e spermina, composti dello sperma, sono fatti proprio di L-arginina.
3) CISTEINA E GLUTATIONE. Gli spermatozoi sono racchiusi da una membrana formata da acidi grassi polinsaturi. Essendo particolarmente soggetti a stress ossidativo indotto dalla perossidazione lipidica, essi sono facilmente danneggiabili dall'eccesso di radicali liberi. Il glutatione e la cisteina agiscono proprio in tal senso, ossia riducendo lo stress ossidativo in virtù del loro effetto antiossidante e, di conseguenza, proteggendo l'integrità degli spermatozoi.
4) L-CARNITINA. L'aminoacido in questione ha il compito di trasferire gli acidi grassi all'interno dello spermatozoo, garantendogli la giusta carica energetica per raggiungere l'ovulo. Per fare una stima, circa il 50% degli spermatozoi presenti nello sperma possiedono adeguata motilità. In condizioni di ridotta mobilità (fino al 32%), assistiamo invece ad una condizione denominata astenospermia, cioè una situazione in cui gli spermatozoi sono "lenti e addormentati". Alcuni studi evidenziano che i soggetti affetti da astenospermia possono trovare giovamento dall'assunzione di L-Carnitina. Un altro studio italiano ha invece dimostrato che l'aminoacido in questione, quando assunto a dosi di 3 grammi al giorno, può incrementare la motilità spermatica fino al 75% nel 10-18% dei casi.
5) TRIBULUS TERRESTRIS. Per la sua possibile attività ormono-simile mediata dalla presenza delle protidioscine, specifiche saponine steroidee che sosterrebbero la normale sintesi endogena di importanti ormoni androgeni quali testosterone, diidrotestosterone, LH, DHEA, DHEA-S ecc..
MAGNESIO. Fondamentale perchè partecipe ad oltre 300 reazioni metaboliche dell'organismo ed altrettanto importante quando si cerca il concepimento, dato che, una sua carenza, è connessa con il rischio di infertilità o aborto.
6) COMPLESSO VITAMINICO GRUPPO B. Esiste una correlazione tra fertilità e folati? SI, ed ecco i motivi:
- Le vitamine B9 e B12 garantiscono la regolare ovulazione e lo sviluppo dell’endometrio, fondamentale per il mantenimento della gravidanza e del successo di un percorso di PMA dopo il transfer. Inoltre, sempre la B9 (acido folico), ricopre un ruolo basilare durante la gravidanza perché favorisce lo sviluppo dell’embrione e la sintesi delle proteine.
- La B6 è fondamentale per la sintesi e regolazione ormonale. Nella donna viene spesso prescritta per normalizzare il ciclo mestruale regolando la sintesi di progesterone e riducendo i livelli di prolattina e conseguentemente il rischio di aborto. Circa il 40% delle donne che utilizzano contraccettivi orali soffre di insufficienti livelli di B6.
7) GINSENG KOREANO ROSSO. In uno studio pubblicato su Pubmed, avente come oggetto i parametri seminali nei pazienti con infertilità, questo estratto vegetale ha dimostrato la sua efficacia dopo 12 settimane di trattamento in 80 soggetti infertili affetti da varicocele. Al termine dello studio i soggetti non sottoposti a varicocelectomia e trattati con placebo non hanno ottenuto miglioramenti, mentre gli altri tre gruppi (incluso quello trattato con l'estratto vegetale ma non sottoposto a chirurgia), hanno evidenziato miglioramenti per quel che concerne concentrazioni spermatiche, motilità, vitalità e morfologia.
Concludiamo con la Vitamina C, un micronutriente essenziale che oltre ad espletare un notevole effetto antiossidante e di sostegno all'efficienza del sistema immunitario, proteggerebbe ovuli e spermatozoi dallo stress ossidativo garantendone, al pari dei sopracitati glutatione e cisteina, la loro integrità.
Altri suggerimenti per aumentare la fertilità anche a 40 anni
Se sei alla ricerca di ulteriori consigli per sostenere le tue probabilità di concepimento, oltre all'utilizzo di farmaci e integratori alimentari, ti suggeriamo di seguire questi semplici consigli, e quindi:
- sana alimentazione. Il cibo è fondamentale per mantenere la fertilità inalterata e sostenere il benessere dell'organismo in generale. Attuare quindi un regime dietetico ben equilibrato avente un adeguato apporto di micronutrienti essenziali tali da impedire la comparsa di carenze specifiche (in particolare zinco, vitamina C, acido folico e selenio) che servono per attivare la funzione degli spermatozoi. No all'eccesso di carboidrati da zuccheri raffinati e farine varie.
- attività fisica. Moderato esercizio fisico sembra aiutare la fertilità al contrario dall'attività intensa, che la peggiora;
- dimagrimento. Il sovrappeso causa problemi alla circolazione sanguigna e potenzialmente anche alla fertilità. In presenza di obesità assistiamo inoltre ad elevati livelli di estrogeni (ormone sessuale femminile) ed abbassamento del testosterone, che diminuisce la conta spermatica;
- abbigliamento dell'uomo. Indumenti troppo stretti aumentano la temperatura dei testicolo mettendo a rischio la vitalità dello spermatozoo che deve vivere a temperature generalmente più basse rispetto a quelle dell'intero corpo;
- stop al fumo. Contiene sostanze chimiche che riducono le capacità di fecondare;
- abuso di alcol e caffè. Le bevande alcoliche possono ridurre i livelli di testosterone influendo sulla qualità e la quantità della conta spermatica. Ad alte dosi la caffeina può invece causare eventi avversi specifici durante la gravidanza come l'aborto, il non adeguato sviluppo del feto, il peso ponderale basso del nascituro e persino la morte in utero.
Infine, NO allo STRESS e SI ai CONTROLLI. La tensione continua può favorire la secrezione di cortisolo, ormone che interferisce negativamente sulla funzionalità ovarica, alterandola. Importante invece lo screening sia nell'uomo che nella donna, per evitare di ricorrere ai ripari troppo tardi quando la situazione è compromessa e nessun rimedio, naturale o farmacologico, può aiutarci ad aumentare o ristabilire la normale fertilità.
Lascia un commento
Tutti i campi sono obbligatori