Fame nervosa: come contrastarla con i rimedi naturali

Fame nervosa: come contrastarla con i rimedi naturali

Stress psicofisici, stati emozionali e forti traumi possono alterare abitudini e stili di vita. L’alimentazione è tra i fattori più coinvolti. Può capitare, infatti, di attraversare fasi in cui si sente la necessità impellente di mangiare, senza avere appetito vero e proprio. Si tratta della cosiddetta fame nervosa, che, nelle sue manifestazioni più avanzate, può configurarsi come un disturbo alimentare da tenere sotto controllo. Le cause possono essere diverse, ma i sintomi sono facilmente riconoscibili. È sulla base di questi che si può intervenire mediante trattamenti adeguati: dalla dieta ai rimedi naturali.

Cos’è la fame nervosa: le cause

La fame nervosa è un falso stimolo che porta l’individuo a nutrirsi in maniera continua e compulsiva, senza effettivi bisogni fisiologici. I motivi scatenanti possono essere di due tipi: biologici o psicologici.

  • Si parla di cause biologiche quando è l’ipotalamo a compromettere il controllo della fame. L’organismo percepisce valori troppo bassi di zuccheri, e cerca di rimediarvi attraverso l’alimentazione. Condizioni usuali per chi soffre di ipoglicemia, ma che, nella maggior parte dei casi, possono provocare disfunzioni alimentari preliminari a disturbi più gravi, come l’obesità.

  • Si parla, invece, di cause psicologiche quando si tende a mangiare per sopperire a eventi stressanti significativi: dalla tristezza all’ansia, dalla rabbia alla noia. È la fame nervosa definita anche Emotional Eating. Svariate ricerche scientifiche hanno evidenziato come il cibo spesso rappresenti una risposta agli stimoli emotivi che incidono particolarmente sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Lo stress cronico, pertanto, stimola il rilascio di cortisolo e accresce la sensazione di fame e la voglia soprattutto di alimenti grassi e zuccherati. Ci si ritrova così in una condizione di piacere provvisorio, provocata dalla spiccata produzione di dopamina. Si rischia, però, di entrare in un vortice caratterizzato da abbuffate frequenti ed episodi di alimentazione incontrollata, che in gergo sono meglio conosciuti come Binge Eating. Sono queste le manifestazioni più preoccupanti della fame nervosa, a cui è doveroso rimediare nel più breve tempo possibile, intervenendo sia dal punto di vista alimentare che psicologico.

Sintomi della fame nervosa

Per riconoscere la fame nervosa è indispensabile, in prima istanza, distinguerla da quella fisica. La fame che nasce da necessità reali viene soddisfatta dagli alimenti, si presenta gradualmente e può essere posticipata. Non persiste se si raggiunge un certo stato di sazietà e non pesa sulla sfera psicologica, generando sensi di colpa. Le caratteristiche tipiche della fame nervosa, invece, sono

  • improvvisa e urgente;

  • specifica: può oscillare dalla voglia di cibi dolci a quella di alimenti grassi;

  • persistente: dura nel tempo, anche in maniera insistente, e non placa neanche dopo essere stata soddisfatta;

  • provoca sensi di colpa, soprattutto se si ravvisano evidenti aumenti di peso.

Il primo passo da compiere per contrastare la fame nervosa è individuarne i sintomi. Non tutti coloro che ne sono affetti, però, ne sono anche consapevoli, e tendono a scambiare il senso di vuoto generato da un disagio emotivo per appetito.

Rimedi per combattere la fame nervosa

Tra i rimedi più efficaci contro la fame nervosa, occupano un posto d’onore estratti naturali sotto forma di integratori, o principi nutritivi che aiutano ad alleviare l’appetito compulsivo, soprattutto quando questo è causato da specifici stati emozionali.

  • L’estratto di Arancio Amaro è un efficiente digestivo e antifame. In genere, si trova titolato in Sinefrina, sostanza attiva con effetto anoressizzante e caratteristiche simili all’adrenalina. È in grado di migliorare il respiro e il battito cardiaco; incentiva la termogenesi e la lipolisi; favorisce metabolismo basale e consumo di energie a riposo. A beneficiarne è soprattutto il sistema digerente.

  • Le fibre di glucomannano konjac godono di proprietà dimagranti e sazianti. Si tratta di una pianta erbacea originaria da un tubero, che, in commercio, si trova solitamente in polvere. Se disciolta in acqua, produce un gel che, ingerito, calma la fame e induce pienezza. Ecco perché le fibre di glucomannano sono consigliate per chi soffre di colesterolo alto, o per i soggetti in sovrappeso. Rallentano, infatti, l’assorbimento di grassi e zuccheri, e ripuliscono le pareti intestinali, rivelandosi un vero toccasana in caso di peristalsi per stimolazione indotta.

  • Ansiolitici naturali come Lavanda, L-Triptofano, Camomilla e Melissa, sono indicati in caso di depressione, irritabilità e aggressività. Modulano l’umore e il sonno che, se disturbato, può portare a stati di stress, agitazione e ansia, alla base della fame nervosa e delle sue conseguenze.

  • Adattogeni naturali da estratti vegetali e fosfolipidi, come Maca, Ashwaganda e Fosfatidilserina agiscono su ormoni importanti coinvolti nella regolazione della fame e dell’umore. Promuovono così le capacità adattive dell'organismo di fronte a situazioni di stress psicofisico eccessivo, soprattutto in caso di diete restrittive. Contribuiscono al controllo dell’appetito immotivato e conciliano stati di serenità quando i ritmi della routine quotidiana mettono a dura prova la stabilità mentale ed emotiva.

In alternativa, tornano utili anche Barrette Snack a base di macronutrienti che alimentano senza appesantire. In linea di massima, si tratta di carboidrati complessi a digestione graduale, proteine ad alto valore biologico e, all’occorrenza, acidi grassi essenziali.

Infine, i fiori di Bach sono ideali se l’intento è intervenire principalmente sulla sfera emotiva, eliminando schemi di comportamento e di pensiero che compromettono il benessere psicofisico. Per massimizzare gli effetti dei fiori di Bach, occorre innanzitutto individuare l’emozione o il trauma che ha scatenato la fame nervosa, e poi scegliere il composto più appropriato, sotto forma di gocce da sciogliere in acqua: il Mustard se l’appetito compulsivo è causato da tristezza e stati depressivi, caratterizzati dalla voglia di alimenti morbidi e dolci; il Willow o l’Holly se si è in preda alla rabbia e si ha voglia di cibi duri da sgranocchiare; l’Heather se ci si sente soli; l’Hornbeam se, invece, si è vittima di stati di noia persistente; Crowea, White Cestnut e Impatiens se prevale l’ansia da prestazione.

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