Acido idrossicitrico: cos'è, a cosa serve e dove si trova

Acido idrossicitrico: cos'è, a cosa serve e dove si trova

Perdere peso può rivelarsi un’impresa ardua. Spesso non basta rivedere la propria alimentazione. Può tornare utile, infatti, affidarsi anche a formulazioni in grado di intervenire sul nostro metabolismo, migliorandone le funzioni. Come quelle a base di acido idrossicitrico. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come è possibile far tesoro dei suoi benefici.

Cos'è l'acido idrossicitrico

Deriva dall’acido citrico, ed è tipico di alcune piante tropicali, tra tutte la Garcinia Cambogia e l’Hibiscus Sabdariffa. L’acido idrossicitrico, noto anche come HCA, è composto da 6 atomi di carbonio. Dal punto di vista chimico, gode di due configurazioni stereisomeriche:

  • la (2S, 3R)-HCA che riduce il metabolismo dei carboidrati, bloccando sia l’α-glucosidasi intestinale, sia l’α-amilasi a livello del pancreas;

  • la (2S, 3S)-HCA che inibisce l’ATP citrato liasi, coinvolta nella sintesi degli acidi grassi.

Così facendo, interviene nel processo di trasformazione degli zuccheri in grassi, scongiurando il rischio che vengano convertiti in colesterolo e trigliceridi, con effetti nocivi sulla salute.

Non solo. L’acido idrossicitrico consente anche di immagazzinare il glicogeno, usato dai muscoli per produrre energia. Pare, inoltre, che plachi la fame e incentivi il corretto funzionamento delle ghiandole endocrine. Negli ultimi anni, sono state effettuate diverse ricerche in merito alle proprietà dell’acido idrossicitrico, in particolare riguardo la capacità di favorire il dimagrimento, intervenendo sulla massa grassa. Supposizioni ancora in fase di approvazione. È certo, in ogni caso, che l’acido idrossicitrico contribuisca ad alleviare il reflusso gastroesofageo. Ecco perché viene impiegato nella realizzazione di farmaci destinati alla cura dei disturbi allo stomaco.

In quali alimenti si trova

Come già accennato in precedenza, l’acido idrossicitrico è contenuto nella buccia della Garcinia Cambogia, frutto tropicale sempreverde, tipico di Australia, Africa e sud-est asiatico. Una volta estratto, l’acido idrossicitrico si presenta come una polvere biancastra, somigliante allo zucchero. Se entra subito a contatto con l’aria, tende a ossidarsi, perdendo le sue peculiarità. Per questo motivo viene sempre addizionato con calcio e sali di potassio.

L’acido idrossicitrico è conosciuto soprattutto per la spiccata azione brucia grassi. È, pertanto, ingrediente prediletto di molti alimenti, come snack e biscotti, finalizzati alla perdita di peso. È possibile riscontrare tracce di acido idrossicitrico anche all’interno dei limoni. Assumerlo mediante alimentazione o integrazione, comunque, non comporta particolari effetti collaterali. La sua struttura, d’altronde, è associabile a quella dell’acido citrico, caratteristico proprio degli agrumi, come le arance. Alcuni studi, però, consigliano di non eccedere col consumo di acido idrossicitrico se si è in gravidanza o in fase di allattamento, o se si soffre di diabete.

A cosa serve

Stando a quanto già ribadito, l’acido idrossicitrico è il principio attivo della Garcinia Cambogia, o Malabar Tamarindo, albero di medie dimensioni, i cui frutti somigliano a delle piccole zucche verdi o gialle. È dalla loro buccia essiccata che viene estratto l’HCA, insieme a

  • pectine, fibre solubili che facilitano l’assorbimento intestinale e fungono da prebiotici, contrastando la stipsi;

  • carboidrati, in grado di fornire circa 3 kcal al grammo;

  • calcio, minerale di supporto a ossa, sistema nervoso e muscoli.

Nello specifico, l’acido idrossicitrico è il componente principale della Garcinia. È indicato per il trattamento di obesità e dislipidemie, e per il controllo del peso. Questo perché, stimolando la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”, pare sia in grado di tenere a bada l’appetito. A tal proposito, sono stati condotti svariati studi, già a partire dagli anni Settanta, i cui risultati furono poi confermati da esperimenti più recenti. Nel 2003, infatti, si è notato che, somministrato ai topi, l’acido idrossicitrico fosse capace di diminuire le quantità di grasso viscerale e la resistenza all’insulina, e di prevenire l’innalzamento di colesterolo LDL e trigliceridi.

Altre sperimentazioni, però, hanno prodotto risultati contraddittori. Diverse pubblicazioni, risalenti al 2015, hanno affermato che non esistono prove degne di nota in merito all’effetto “dimagrante” dell’acido idrossicitrico: le ricerche sono state condotte su un numero troppo limitato di individui umani per un periodo di tempo troppo breve (massimo 12 settimane). Per cui diventa complicato comprendere i riscontri a lungo termine dell’HCA. È probabile, in ogni caso, che, là dove siano stati raccolti risultati negativi sui benefici dell’acido idrossicitrico, la “colpa” sia da attribuire alla sua somministrazione sottoforma di sale di calcio, poco solubile per poter esplicare al meglio effetti terapeutici rilevanti. Per promuovere le proprietà dell’acido idrossicitrico, pertanto, si è soliti associare alla Garcinia, altre sostanze come Carnitina, Cromo, alcaloidi (Efedrina), Caffeina e Sinefrina dell’arancio amaro, all’interno di integratori consigliati in caso di sovrappeso.

Inoltre, l’acido idrossicitrico

  • abbassa l’incremento ponderale tipico di restrizioni caloriche o dimagrimenti repentini. Regola, infatti, la secrezione di adipochine e altri mediatori che partecipano al metabolismo intermedio e al controllo della fame;

  • influisce positivamente su bruciore allo stomaco, ulcere gastriche, problemi digestivi;

  • fa bene al fegato poiché incoraggia la produzione di bile e la mobilitazione dei grassi, favorendone l’eliminazione a livello intestinale;

  • ottimizza le funzioni urinarie. È alleato del sistema genitale femminile dal momento che tonifica e rinforza le pareti uterine;

  • agisce sugli ormoni tiroidei. Ecco perché è suggerito in caso di ipertiroidismo;

  • è un ottimo antiossidante. Combatte i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Come utilizzarlo

È difficile stabilire un dosaggio giornaliero effettivo. In linea di massima, sarebbe opportuno assumere dai 250 ai 1500 mg al giorno di acido idrossicitrico titolato secco, estratto proprio dalla Garcinia, e, in genere, abbinato, nel caso di specifici supplementi, ad altri principi con funzione metabolica e termogenica. Ovviamente i benefici dell’acido idrossicitrico trovano la loro massima espressione solo se coadiuvati da un corretto regime dietetico e da costante attività fisica. È bene iniziare con quantità moderate, e aumentare le dosi progressivamente.

Attenzione, però. Alcuni soggetti possono riscontrare effetti indesiderati come crampi, meteorismo, diarrea, nausea, mal di testa. Sintomi che tendono a manifestarsi in forma lieve, soprattutto quando si assumono 500 grammi di acido idrossicitrico quattro volte al giorno.

A scopo cautelativo, l’acido idrossicitrico è sconsigliato per chi soffre di epatopatie; patologie degenerative come Alzheimer o demenza, perché innalza la sintesi cerebrale di acetilcolina; allergie o ipersensibilità. Dato che la Garcinia, inoltre, è in grado di alterare la glicemia, riducendo il glucosio plasmatico, bisogna evitare di combinarla con farmaci ipoglicemizzanti, usati per la cura del diabete mellito di tipo 2 (glinidi, glitazoni, insulina sintetica, inibitori alfa glucosidici, biguanidi). È opportuno, pertanto, rivolgersi al proprio medico di fiducia o a uno specialista prima di ricorrere a formulazioni a base di acido idrossicitrico così da valutare eventuali controindicazioni, e seguire il trattamento più adeguato al proprio stato di salute.

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