Integratori per il colesterolo: i 10 migliori rimedi naturali per abbassarlo

Integratori per il colesterolo: i 10 migliori rimedi naturali per abbassarlo

Colesterolo. Viene spesso additato come il nemico numero uno della salute del nostro organismo. Ma è davvero così? Picchi elevati, di certo, possono causare disfunzioni rilevanti. Ecco perché, per prevenirne i “danni”, occorre innanzitutto comprendere cos’è il colesterolo e a cosa serve. E in un secondo momento, intervenire attraverso rimedi naturali utili a ristabilirne i livelli.

Cos'è il colesterolo

Appartenente alla famiglia dei lipidi steroidei, il colesterolo è un composto organico presente, in particolare, nelle membrane cellulari. Ne modula la permeabilità e la fluidità. Ma è anche un precursore di sali biliari, vitamina D e ormoni steroidei maschili e femminili. Almeno per il 70%, il colesterolo è prodotto dal nostro organismo: fegato, ghiandole sessuali e surrene partecipano, infatti, alla sintesi endogena. Per il resto, invece, viene assimilato mediante l’alimentazione.

Il colesterolo non è facilmente solubile in acqua. Ecco perché, per circolare attraverso il sangue, deve legarsi ad alcune lipoproteine di diversa densità. Da qui la distinzione tra

  • LDL, a bassa densità, responsabili del trasporto del colesterolo dal fegato a cellule e arterie;

  • HDL, ad alta densità, in grado di favorire il passaggio del colesterolo dal flusso ematico al fegato, favorendone l’eliminazione per mezzo dei sali biliari.

Esiste, in realtà, una terza tipologia di lipoproteine, le VLDL (Very Low Density Lipoprotein), sintetizzate a livello epatico e capaci di indirizzare i lipidi verso i tessuti periferici, trasformandoli poi, nell’ultimo stadio, in LDL.

Conseguenze sulla salute

LDL è ormai diventato sinonimo di “colesterolo cattivo”. Questo perché le lipoproteine a bassa densità, se in eccesso, tendono ad accumularsi sulle pareti delle arterie, creando placche più o meno spesse e resistenti: veri e propri agglomerati che riducono l’elasticità dell’endotelio, e rallentano o bloccano il flusso sanguigno. L’ipercolesterolemia, pertanto, può portare all’insorgere di patologie cardiocircolatorie:

  • aterosclerosi;

  • angina pectoris, caratterizzata da dolori a braccia o torace se sottoposti a stress o sforzi. Si verifica quando il cuore non riceve sangue ricco di ossigeno;

  • trombi, arresti improvvisi del flusso ematico quando una delle placche tende a staccarsi.

In base all’area interessata dall’ostruzione dei vasi, inoltre, si può parlare di infarto del miocardio (cuore), claudicatio intermittens (arti inferiori), ictus (cervello).

Capire se si è affetti da ipercolesterolemia è semplice: basta effettuare esami del sangue, tenendo costantemente sotto controllo i propri valori. È fondamentale, infatti, che le HDL, o “colesterolo buono”, non siano inferiori al 30% del colesterolo totale, inteso come la somma di HDL e LDL. E che l’indice di rischio cardiovascolare (il rapporto tra HDL e colesterolo totale) non sia superiore a 4,5 nelle donne e a 5 nell’uomo.

Le cause alla base dell’ipercolesterolemia sono diverse. Tra le più influenti, ricordiamo

  • stile di vita sedentario e scarsa attività fisica;

  • alimentazione caratterizzata da cibi grassi;

  • obesità e sovrappeso;

  • fumo, che danneggia i vasi sanguigni, indurisce le arterie, e, soprattutto nelle donne, innalza i livelli di LDL a scapito delle HDL.

Si parla, infine, di ipercolesterolemia familiare quando, per motivi genetici, anche soggetti che seguono una dieta sana e fanno sport presentano concentrazioni di colesterolo nel sangue superiori alla norma.

Abbiamo già accennato in un precedente articolo alle conseguenze del colesterolo alto sulla salute dell’organismo, con particolare riferimento ai possibili rimedi: dal regime alimentare ipocalorico all’allenamento aerobico, dalla corretta idratazione all’eliminazione di ogni forma di tabagismo. Fino ad esaltare l’importanza di integratori a base di estratti vegetali e principi attivi in grado di regolare il colesterolo.

Colesterolo alto e integratore di statine naturali

Le statine, soprattutto quelle di origine naturale, vengono spesso impiegate per abbassare le LDL e aumentare le HDL, creando un adeguato bilanciamento. Modulano, in particolare, la sintesi endogena di colesterolo, inibendo l'enzima HMG-CoA reduttasi. Ecco perché vengono impiegate, sotto forma di supplementi integrativi, in caso di iperlipidemie e ipercolesterolemia primaria e familiare. Riducono, pertanto, anche i livelli plasmatici di trigliceridi, scongiurando così il rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto in soggetti già colpiti da eventi simili.

Le statine sono state scoperte verso gli anni Settanta. La più conosciuta è la Monacolina K, estratta dal Riso Rosso Fermentato, e spesso in associazione al Coenzima Q10. Attenzione, però, in fase di assunzione: alcune statine, infatti, a maggior ragione se assunte in maniera autonoma, senza consulto medico, possono provocare problemi a muscoli e tendini (miopatia, mialgia) a causa della scarsa attività di enzimi e proteine che metabolizzano la statina e la trasportano negli epatociti. Possono predisporre ad eventuali effetti collaterali anche alcune patologie pregresse. Ecco perché, in ogni caso, è sempre meglio preferire le statine naturali a quelle chimiche, e affidarsi ai consigli di specialisti.

Integratori di fibre per abbassare il colesterolo

Validi alleati in caso di colesterolo alto sono gli integratori di fibre, soprattutto quelle solubili. Contribuiscono alla riduzione del “colesterolo cattivo”, prevenendone le conseguenze a livello cardiocircolatorio. Tra tutti spiccano i Beta Glucani, polisaccaridi tipici di avena, orzo e lievito di birra; la Pectina; il Glucomannano; i semi di Psillio. Anche la Lecitina di Soia può essere considerata alla stregua delle fibre sopracitate, poiché facilita il passaggio dei grassi al fegato, e migliora le funzioni cerebrali.

Gli integratori di fibre sono efficaci se inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata. Se assunti in dosi eccessive, però, possono causare sintomi a livello intestinale come gonfiore, meteorismo, flatulenza. Bastano comunque 10-30 grammi prima dei pasti per ottenerne il massimo dei benefici.

Omega 3 per livelli salubri di colesterolo

Gli Omega 3, dal canto loro, rappresentano l’ennesimo supporto là dove i parametri di colesterolo totale risultino alterati. EPA e DHA, nello specifico, sono acidi grassi a catena lunga che incidono sulla composizione delle lipoproteine. Innalzano il “colesterolo buono”, e regolano l’indice di rischio cardiovascolare, contrastando la comparsa di patologie coronariche.

A tal proposito, sono stati effettuati diversi studi, i quali hanno dimostrato che consumare giornalmente almeno 1,2 grammi di DHA, favorisce la sintesi di HDL e blocca la formazione di placche sulle pareti delle arterie. Gli integratori di Omega 3, dunque, insieme ad attività fisica e alimentazione, diminuiscono le concentrazioni di colesterolo totale, soprattutto di LDL e trigliceridi. Questo perché EPA e DHA influiscono sul metabolismo dei grassi prima e dopo i pasti, a maggior ragione negli individui che hanno, già in partenza, livelli alti di trigliceridi ematici.

Elenco dei migliori rimedi naturali per il colesterolo alto

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Esistono, infine, composti integrativi a base di estratti vegetali, oligoelementi, antiossidanti e cofattori enzimatici, in grado di regolarizzare le concentrazioni di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Tra i più rilevanti, è doveroso citare

  • l’Acido Ellagico, polifenolo presente in diversi frutti, piante e verdure. Inibisce i processi aterosclerotici e i sintomi di malattie metaboliche croniche come insulino-resistenza, dislipidemie, steatosi epatica e diabete di tipo 2. L’Acido Ellagico è un potente antiossidante, antibatterico, antinfiammatorio e neuroprotettivo. Non solo. Recenti ricerche hanno provato come sia un vero e proprio toccasana anche per la pelle;

  • la Berberis Aristata, fonte di Berberina, alcaloide vegetale che previene la comparsa di placche aterosclerotiche. Combatte i radicali liberi e placa le infiammazioni che interessano le cellule muscolari lisce vasali;

  • il Melograno, che allevia l’ossidazione di LDL, sostenendo l’attività benefica delle HDL. Così facendo non solo ferma il possibile sviluppo di aterosclerosi. Ma abbassa anche la pressione sanguigna sistolica, e ottimizza il profilo lipidico. Funge, pertanto, da anticoagulante e antipertensivo;

  • il Tè Verde che, grazie all’apporto di catechine, antiossidanti e anti-degenerative, riduce i livelli di “colesterolo cattivo” in pazienti ipercolesterolemici. Effetto che è possibile ottenere solo se il Tè Verde viene abbinato a un regime alimentare a basso contenuto di grassi saturi;

  • il Cardo Mariano, che rafforzando le membrane epatiche, protegge il fegato da intossicazioni e avvelenamenti, facilitando l’espulsione delle tossine. Se titolato in silimarina, ridimensiona i livelli di LDL;

  • il Coenzima Q10, molecola che partecipa ai processi energetici cellulari. Difende dall’ossidazione dei lipidi. Per questo è utilizzato nel trattamento di disturbi cardiovascolari. Rinvigorisce la struttura muscolare, e placa il senso di stanchezza. Viene impiegato anche nella cura di diverse forme di ipercolesterolemia. Svolge azione mioprotettiva. La dose giornaliera indicata si aggira tra i 30-200 mg;

  • Cromo e Selenio, minerali in grado di contrastare l’attacco delle molecole radicaliche, garantire una maggiore elasticità dei tessuti, stabilizzare la glicemia e abbassare l’insulino-resistenza.

Si tratta di rimedi efficaci per cui è necessario consultare preliminarmente il proprio medico di fiducia in caso di gravidanza, allattamento o se si seguono già terapie a base di farmaci ipolipemizzanti.

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